CARLO BARONI
Cronaca

Piazza del popolo, i lavori. Il futuro inizia il 7 gennaio

L’annuncio del sindaco Giglioli alla consulta: "Ci sono sacrifici da fare". Un cantiere lungo quattro mesi. Su via Conti le opere solo nel 2025.

C’è un data. Importante: il 7 gennaio 2024. E’ il giorno nel quale prenderà il via il cantiere per il restauro e la valorizzazione del cuore del centro storico, piazza del popolo. Se ne parla da anni, tra polemiche e annunci. Ora non ci sono più dubbi: sindaco e giunta hanno presentato il crono programma alla consulta per informare i cittadini di cosa si tratterà e quali sacrifici ci sono da fare. Ieri, lo stesso, è stato fatto con i commercianti. Ci sono disagi da affrontare. "Impossibile negarlo – dice il sindaco Simone Giglioli – e lo sapevamo: specialmente nella fase iniziale, per un mese e mezzo, via Ser Ridolfo dovrà restare chiusa al traffico. Il cantiere prenderà il via sull’area davanti il sagrato di San Domenico: la zona più delicata e difficoltosa, sotto il profilo della gestione della viabilità e l’unica soluzione sarà quella di ripristinare la circolazione come quando rifacemmo proprio via Ser Ridolfo". "I mesi successivi saranno più semplici – aggiunge il sindaco –. Prima lavoreremo su una lato della piazza, poi sull’altro e questo ci consentirà di gestire la circolazione delle auto con minori difficoltà".

La durata del cantiere: stimata in circa 4 mesi. Tutto sarà finito con maggio, quando San Miniato non può permettersi lavori: inizia il ricco calendario di eventi che porta all’estate. Infatti per il secondo cantiere, compreso nel progetto, la sistemazione dei via Conti, se ne riparlerà a gennaio 2025. Tutto liscio? Macchè. "La piazza del popolo sarà interamente riqualificata – prosegue Giglioli – via l’asfalto e pavimentazione in pietra. Poi studieremo, con la Soprintendenza, arredi adeguati. Ci è stato chiesto, anche nell’ultima riunione, di non eliminare gli attuali posti auto: è impossibile, non ha senso rifare la piazza e lasciarla adibita ad area sosta. Noi restiamo della nostra idea: 5 o 6 stalli per la sosta breve".