di Sarah Esposito
Il mare è ancora presente nella loro mente, anche se da qualche giorno ormai sono tornati a casa in Valdera. Sono i ragazzi e le ragazze che hanno lavorato nella struttura alberghiera, al bar e al ristorante gestiti da una rete di cooperative di cui è capofila Arnera. Si è conclusa la stagione a Pianosa ed è tempo di bilanci e buoni propositi per il nuovo anno. "La stagione è andata molto bene – commenta Ronny Bellagotti responsabile dell’unico bar e del ristorante della struttura di Pianosa – l’albergo soprattutto nei mesi centrali dell’estate è sempre stato pieno e anche il ristorante ha fatto dei bei numeri". Pianosa è un puntino in mezzo al mar Mediterraneo, al largo dell’Elba, un luogo magico dove da qualche anno l’accoglienza turistica si sposa con un progetto sociale. "Qui alla soddisfazione lavorativa – continua – ai aggiunge quella umana. Abbiamo ricevuto tre inserimenti lavorativi da parte del carcere di Porto Azzurro. Soltanto una delle tre persone aveva esperienza nel settore eppure ci hanno dato una grossa mano soprattutto nei momenti di lavoro più intensi. Quest’anno abbiamo lanciato poi la formula di richiamare dei volontari che potessero aiutarci in cambio di vitto e alloggio. Sono stati circa una ventina i volontari arrivati nei mesi estivi, tanti giovani attratti dal progetto sociale con la voglia di conoscere una realtà altrimenti invisibie come quella del carcere".
A Pianosa infatti le storie di chi sconta la propria pena nella casa di reclusione si incrociano con quelle di turisti attraverso il lavoro. Ed è questo l’esperimento continuo vissuto da chi sceglie di visitare l’isola. "Il Covid? – conclude – chi viene qui quasi se ne dimentica. Siamo stati molto attenti al rispetto delle norme, abbiamo incentivato le prenotazioni al ristorante, anche attraverso app e il take away. Per il 2022 abbiamo già ricevuto il rinnovo da parte del Comune per la gestione. Da gennaio cominceremo a lavorare partendo da quella manutenzione sempre necessaria per la nostra struttura considerando anche la difficoltà logistica. Ripeteremo l’esperienza dei volontari e punteremo ancora di più a un pubblico giovane, Pianosa è un luogo che aspetta di essere scoperto e raccontato".