Piaggio, sindacati divisi sull’accordo mobilità

Pontedera, resta il nodo dell'integrativo

Piaggio (foto Germogli)

Piaggio (foto Germogli)

Pontedera, 20 luglio 2019 - "Sulla mobilità l’accordo è migliorativo, ma per quanto riguarda la questione del contratto integrativo siamo ancora lontani". Parla Maurizio Iacoponi dell’Ugl all’indomani dell’accordo con la Piaggio per l’uscita volontaria di 180 lavoratori di cui 130 operai e 50 dipendenti. I primi saranno integrati con assunzioni di part-time verticali in full-time. Ogni 4 operai che accetteranno la mobilità saranno assunti 3 part-time. Ora l’attenzione si sposta sul contratto aziendale che è in ballo da più di due anni. «Sul fronte degli investimenti - prosegue Iacoponi – abbiamo ricevuto risposte sufficienti e apprezziamo il progetto del nuovo Porter. Ma abbiamo una serie di dubbi sul processo produttivo e sui prodotti». In pratica l’Ugl vuol sapere con chiarezza le ricadute occupazionali anche per gli altri prodotti. Infine Iacoponi punta il dito sul tema della climatizzazione che è stato affrontato anche nell’ultimo vertice tra azienda e sindacati: «Sul processo di climatizzazione sono state date risposte insufficienti. Anche sulla questione del salario siamo a due anni di trattative e ancora parliamo di parametri ma non di cifre».

Di parere nettamente contrario è l’Usb che non ha partecipato alla trattativa: «Partiamo dall’unico dato positivo di questa vicenda, grazie alla forte mobilitazione operaia e alla vertenza portata avanti da USB, la percentuale delle trasformazioni da contratti part time a full time è passata dal 50% al 75%. Inizialmente la dirigenza Piaggio si era dichiarata irremovibile su questo punto ma in seguito ha dovuto fare un passo indietro. E sta proprio qui la disfatta, l’ennesima di questi ultimi anni sancita dai sindacati confederali». Poi l’Usb torna sulla questione degli stagionali: «Nessun accordo e nessuno impegno è stato assunto rispetto ai lavoratori e lavoratrici con contratto a termine lasciati a casa ormai da diversi mesi dopo anni di lavoro e sacrifici».

Soddisfatta invece la Uilm: «Con questo nuovo accordo, vediamo la percentuale innalzata al 75%; questo vuol dire che in un periodo di 2 massimo 3 anni, 126 part time verticali avranno un contratto a tempo pieno e indeterminato proprio grazie a questo accordo. La Uilm di Pisa esprime piena soddisfazione per l’accordo raggiunto: abbiamo sempre creduto in questo percorso ed abbiamo perseguito con costanza e tenacia i nostri obiettivi, dando la dignità meritata ai lavoratori. Con i nostri accordi abbiamo dato la possibilità a coloro che dopo anni di lavoro vogliono godersi finalmente una pensione meritata e stabilizzato il futuro di 580 operai le loro famiglie».

Nicola Pasquinucci