CARLO BARONI
Cronaca

Pestato a sangue in piazza: "Mi sono venuti addosso. Ed erano in più di venti"

Parla il 49enne di Ponsacco aggredito martedì sera dal branco violento. L’uomo ha una prognosi di 25 giorni: "Sto meglio, ma sono molto scosso".

L’intervento dei carabinieri. L’agguato, nella tarda serata di martedì, ha spaventato Ponsacco (foto d’archivio)

L’intervento dei carabinieri. L’agguato, nella tarda serata di martedì, ha spaventato Ponsacco (foto d’archivio)

L’uomo picchiato a sangue dal branco è a casa, convalescente e scosso. L’aggressione brutale che ha subito martedì sera in piazza della Repubblica gli ha lasciato varie contusioni sul corpo. D.B., 49 anni, è stato dimesso dai sanitari dell’ospedale "Lotti" con una prognosi di 25 giorni.

Ora come si sente?

"Sto meglio, ho anche una costola rotta. Fortunatamente in questi giorni sono anche in vacanza, ho bisogno di ritrovare la serenità".

Sente ancora i brividi della paura?

"Sì. Ma sono anche molto preoccupato, perché quello che è successo vuol dire che non posso stare tranquillo in giro nel mio paese".

Tutto è cominciato perché lei ha brontolato queste persone che con la macchina sfrecciavano a forte velocità?

"Ho visto la scena, mi sono sentito di dover dire qualcosa. È per questo che sono stato picchiato selvaggiamente".

A quel punto la macchina si è fermata e cos’è successo?

"Mi sono venuti addosso. Erano tanti".

Ma i primi a picchiarla sono stati gli occupanti della macchina?

"A quelli della macchina, che non ricordo bene quanti erano, se ne sono aggiunti subito altri. Mi sono venuti contro almeno in venti. I rinforzi erano lì, pronti. Non ho potuto difendermi, ho cercato solo di proteggermi e di scappare".

Avevano dei bastoni?

"Non lo so. L’unica cosa che so è che sono tutto dolorante".

Come si è messo in salvo?

"Ho cercato più volte di fuggire alla presa, poi ad un certo punto sono riuscito a dileguarmi. Sono molto provato e scosso da tutto quello che è successo".

Intanto i carabinieri conducono le indagini: le prime testimonianze e le immagini sui fatti potrebbero delineare presto il copione dell’accaduto e portare a breve all’identificazione della banda violenta. Ora, alla luce di quest’ultimo episodio, Ponsacco chiede un cambio di passo. "È l’ora di cambiare", si legge nei tanti commenti sui social mentre si ricorda il paese quando si presentava in un altro modo: con piazze e strade piene di adolescenti, giovani: "con uno spirito di comunità che aveva pochi uguali nei dintorni".

Il tema sicurezza resta al centro del dibattito politico. Fratelli d’Italia Ponsacco annuncia che si è attivata per chiedere "nuovamente ai propri esponenti al governo un intervento risolutivo ed efficace per eliminare alla radice queste forme odiose di violenza e di crimine". Insieme Cambiamo Ponsacco interviene: "Auspichiamo che chi di dovere prenda consapevolezza della gravità di quanto è accaduto – si legge – è vero, la sicurezza è un problema che al giorno d’oggi affligge molti comuni, ma bisogna anche ammettere che da noi certi episodi si verificano ormai da diverso tempo e che tanti cittadini sono impauriti ed esasperati".

Carlo Baroni