
Alessandro Mazzinghi in una foto dell’album di famiglia con Pippo Baudo e Salvatore Adamo
Quando sei stato un Mito il tuo ricordo, le tue gesta, non muoiono mai. Continuano a vivere in chi le tramanda alle nuove generazioni. E’ così – ma non potrebbe diversamente – anche per Alessandro Mazzinghi, scomparso in questo giorno di 5 anni fa. A continuare a portare avanti gli echi delle sue tante imprese pugilistiche (basti ricordare che il campione pontederese è salito due volte sul tetto del mondo) è la sua famiglia, la moglie, signora Marisa, e i figli Davide e Simone, che in questo periodo, dopo la scomparsa del famoso genitore, stanno lavorando per assegnare, all’inizio del mese di ottobre (Sandro era nato il 3 ottobre), l’ambito Premio Mazzinghi, un riconoscimento di portata nazionale, realizzabile grazie anche alla collaborazione dell’amministrazione comunale di Pontedera, che mette a disposizione il Teatro Era, arrivato alla quarta edizione e andato nell’ordine a Mario Cipollini, Marcello Lippi e Giancarlo Antognoni.
Il nome del nuovo premiato, come sempre un personaggio distintosi nel mondo dello sport e nella società, dovrebbe comunque essere reso noto a breve. Ma le iniziative non finiscono qui. Anzi, aumentano di portata, perché la famiglia sta lavorando per un docufilm sulla vita del pugile, che nei suoi quasi 82 anni di vita ha vissuto esperienze e conosciuto personaggi di livello internazionale. Tra questo Pippo Baudo, scomparso pochissimi giorni fa e con il quale i figli Davide e Simone rivelano un curioso aneddoto: "La sua è una scomparsa che ci addolora profondamente anche a livello personale, perché negli anni 1966 e 1967, nostro babbo scrisse e interpretò due brani canori (eh sì, perché Mazzinghi non era solo un boxeur…, ndr) dal titolo Fuoco spento e Almeno in sogno e orchestrati dal grande maestro della Rai, Gianfranco Intra.
Pippo Baudo li ascoltò e gli piacquero così tanto che invitò nostro padre a Settevoci, storica trasmissione ideata e condotta dallo stesso Baudo. I brani ebbero così tanto gradimento che gli fu proposto di cantarli nella nota tournée italiana del cantante italo-belga Salvatore Adamo, che in quegli anni sta riscuotendo grande successo. E così avvenne". Si scrive Alessandro Mazzinghi, si legge Mito.
Stefano Lemmi