Peccioli nel cuore della Biennale

Il paese dell’Alta Valdera avrà un posto di rilievo nel padiglione Italia nell’evento dedicato all’architettura

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PECCIOLI

di Ilenia Pistolesi

Il modello Peccioli concepito come un teatro, o se vogliamo come un’agorà che pulserà nel cuore della Biennale di Architettura al Padiglione Italia dal prossimo 22 maggio. Peccioli e la sua anima resiliente saranno fulcro del Padiglione, presentato ieri durante una conferenza stampa alla presenza del ministro della cultura Dario Franceschini. "La Biennale di Architettura e il Padiglione Italia racchiudono tante sfide – ha detto il ministro – Innanzitutto, la sfida da vincere, come è stata vinta lo scorso anno con il Festival del Cinema, un evento di altissimo livello fatto in sicurezza, è di dimostrare che è possibile svolgere eventi culturali in sicurezza. È una grande sfida a cui guarderanno in tanti e speriamo che le condizioni permettano di andare verso un miglioramento che consenta di aprire sempre di più e fare attività culturali in sicurezza".

Peccioli sbarcherà al grande evento internazionale della città della Laguna come emblema di Comunità Resiliente, diventando uno dei più importanti simboli del Padiglione narrativo curato dall’architetto Alessandro Melis. "Il laboratorio Peccioli – ha spiegato Melis – sarà un teatro al centro del Padiglione con una scenografia. Un luogo dove discutere, ma anche realizzare performance di arte e teatro". Peccioli testimone di resilienza alla Biennale, con la sua capacità da ricercare nella politica attuata negli anni grazie agli investimenti sulle infrastrutture e nei servizi erogati, nel continuo pungolo artistico e culturale che ha migliorato la qualità della vita dei cittadini. Un borgo che mostra se stesso e la sua valenza resiliente nella capacità di ‘metabolizzare’ lo scarto, il rifiuto, facendolo diventare opportunità e risorsa su cui investire su vari fronti, dalla qualità della vita ai servizi, passando per il filone culturale e artistico che sta imprimendo da anni un marchio potente e suggestivo".

"Saremo al centro del Padiglione – spiega il sindaco Renzo Macelloni – all’interno dello spazio ‘Laboratorio Peccioli’ porteremo alcune nostre iniziative e qui si terranno anche altre iniziative della Biennale. Intanto vi sono alcuni progetti certi che presenteremo a Venezia: il progetto ‘Voci’, l’arte contemporanea a Peccioli, sette pubblicazioni di sette artisti su Peccioli, una pubblicazione del Touring Club sul nostro Comune e il volume ‘Il cacciatore di anime’ di Romano De Marco. Ma non ci fermeremo qui, perché ci sono altre idee che stanno germogliando proprio per la Biennale. E’ un fatto culturale di grande rilevanza, perché per la prima volta un Padiglione della Biennale di Architettura condensa narrazione, recitazione, arte contemporanea e vita sociale. Ci saranno soprese che riguarderanno artisti come Riccardo Burchielli e Michele Santeramo o inventori come Michele Mattolini e il suo microfono in 6D. Saranno presenti i video di Francesco Mazzei e Andrea Testi e confermo che porteremo i pecciolesi alla Biennale, seguendo le future disposizioni governative".