Franco Ferrini, pisano di Lajatico, nato nel 1962, ha un’esperienza ventennale come preparatore atletico di calcio. Dopo gli inizi nel 2001 al Castelnuovo, passa alla Lucchese e poi al Cuoio Cappiano e alla Reggiana. Nel 2009 approda all’Inter, dove torna dal 2017 entrando a far parte dello staff di Luciano Spalletti. Dal primo settembre entra nel Club Italia, come preparatore atletico della nazionale. Dal 2007 è insegnante di scienze motorie.
Perché lo sport è importante?
"Lo sport è importante a tutte le età. In primo luogo formativo, perché da ragazzi si ha un corpo che si sviluppa e più lo sviluppo è armonico meglio è. E anche dal punto di vista sociale perché riunisce le persone".
Lei ha fatto qualche sport da bambino? Cosa faceva?
"Ho cominciato dalle scuole medie e già da lì avevo deciso di fare questo lavoro e purtroppo, abitando in un paesino piccolo, le possibilità di fare altri sport non c’erano e quindi ho fatto sempre calcio. Poi, mi sono dilettato in altri sport come tennis, nuoto e altri. Però, in primis, ho praticato calcio".
Perché ha deciso di fare l’insegnante di educazione fisica proprio alle
medie?
"Perché mi ero innamorato della figura del professore di educazione fisica alle medie che, per me, era un mito. Quindi ho deciso di fare questo lavoro e ci sono riuscito. I sogni vanno coltivati".