
Operai precipitati, sotto la lente le cause del cedimento del tetto
Un’indagine a trecentosessanta gradi, quella condotta dai carabinieri di Calcinaia, della compagnia di Pontedera, e dai tecnici della medicina del lavoro per fare piena chiarezza sull’incidente sul lavoro avvenuto lunedì mattina in via Fermi. Sotto la lente tutti gli aspetti ritenuti fondamentali dagli inquirenti per capire cause ed eventuali responsabilità nel fatto: se siano state rispettare, durante le operazioni di lavoro, le norme antinfortunistiche previste dalla normativa; poi le cause del crollo del tetto, valutando anche – si apprende – se erano state fatte mirate verifiche preliminari finalizzate a capire la capacità della copertura di sopportare le strutture oggetto di istallazione. Due operai – 29 e 32 anni, originari della Guinea – all’opera per un’azienda di San Miniato legata al settore delle fonti rinnovabili stavano installando un impianto fotovoltaico su un capannone della ditta D&D quando il tetto ha improvvisamente ceduto e i due uomini sono precipitati dentro la fabbrica riportando gravi traumi: le loro condizioni, tuttavia, non sono tali da mettere a rischio le vite.
Nella mattinata di martedì i tecnici della medicina del lavoro hanno incontrato i due feriti per acquisire le prime testimonianze. Gli stessi tecnici devono accertare, appunto, in collaborazione con i militari dell’Arma, la dinamica dell’infortunio sul lavoro accaduto quasi contemporanea alla manifestazione indetta da Fiom Cgil a Fornacette per la sicurezza nei luoghi di lavoro dopo la tragedia di Firenze.
La squadra di San Miniato era già da alcuni giorni, è emerso, che stava portando avanti questa commessa in via Fermi: nei giorni precedenti l’incidente l’intervento si era concentrato sul capannone principale dell’azienda, poi lunedì gli operai erano sul tetto della struttura più arretrata quando c’è stato il cedimento e sono precipitati. Le indagini sono in pieno svolgimento, e al momento non ci sono indagati.
Carlo Baroni