"Occupo la sala per dare una vita indipendente ai portatori di handicap

La protesta del vice presidente dell’associazione A.S. Ha di Pontedera, Luigi Gariano. "Ci servono quei fondi promessi".

di Ilenia Pistolesi

Vita indipendente, ossia un diritto sacrosanto, inviolabile. Eppure dimenticato e schiacciato dai pantani burocratici. Fondi promessi per aiutare la vita indipendente, la quotidianità fra le mura domestiche di tante persone affette da disabilità. Risorse attese da anni e che non sono mai arrivate a destinazione. Il vice presidente dell’associazione A.S. Ha (associazione sportiva handicap) di Pontedera, Luigi Gariano, da ieri ha occupato una sala delle stanze dei bottoni del governo fiorentino, la sala Pegaso, per portare avanti una battaglia che, da oggi, vedrà partecipare anche altre associazioni toscane in prima linea per difendere i diritti delle persone portatrici di handicap: il diritto ad una vita indipendente, ed il no, legittimo, al ‘confinamento’ all’interno di una Rsa.

Gariano, quando è partita la sua protesta?

"Mi trovo in sala Pegaso da questa mattina (ieri per chi legge, ndr) con un altro rappresentante di un’associazione. Non mollerò. Andrò avanti ad oltranza, dormirò qui finché la Regione non ascolterà il nostro grido di dolore".

Lei si è sempre battuto per i fondi a favore di una vita indipendente, ed il fatto che in queste ore stia occupando una sala del palazzo regionale significa che ci sono richieste portate avanti da anni purtroppo rimaste lettera morta.

"Esatto. E questa situazione esasperante mi ha portato a compiere un gesto tanto plateale, come quello di occupare una stanza della Regione. Sa da quanto tempo aspettiamo? Da cinque anni. Il problema è piuttosto semplice: o viene aumentato il fondo di finanziamento per proseguire in una vita indipendente, o finiamo dritti in una Rsa. E vorrei fare una precisazione".

Prego.

"Non si tratta di contrattare, perché parliamo di liste di attese ferme da anni. Ci sono 300 persone in Toscana affette da gravi disabilità che aspettano risposte".

Eppure i progetti per la vita indipendente delle persone con handicap, ci sono.

"Sono arrivati stanziamenti governativi, parliamo di 20 milioni, non di pochi spiccioli. Ma quel che la stessa Regione definisce ‘progetti di vita indipendente’ rappresentano altra cosa. Evidentemente, è una loro scelta politica. Altrimenti non mi troverei qui, ad occupare una sala a Firenze il 29 luglio".

Come verrà portata avanti nei prossimi giorni la protesta?

"Domani (oggi per chi legge, ndr) dalle 10 in poi arriveranno altre associazioni toscane a dare più vigore a questa battaglia".

Lei si trova da ore nel cuore del ‘potere’ regionale: si è fatto vivo qualcuno?

"Per adesso la segreteria del presidente Enrico Rossi si è presentata per convincerci a mollare e da parte dello staff dell’assessore alla salute Stefania Saccardi non è arrivata mezza parola. Mentre la segreteria del presidente del consiglio regionale, al momento, ha declinato l’invito ad incontrarci".