LUCA BONGIANNI
Cronaca

Nuova casa per gli studenti. Il Poliedro apre le porte: "Con giochi e laboratori"

Prende il via il progetto Youth lab Pontedera nei locali di piazza Berlinguer "Servirà anche a combattere la solitudine che la pandemia ha incentivato".

Nuova casa per gli studenti. Il Poliedro apre le porte: "Con giochi e laboratori"

Per dare un’opportunità ed uno spazio d’appoggio ai ragazzi delle scuole superiori in orario pomeridiano. Il Centro Poliedro di piazza Berlinguer, a due passi dalla passerella del Villaggio scolastico, lancia con questo intento il nuovo progetto Youth Lab Pontedera. Dal lunedì al venerdì, dalle 13.30 alle 17.30, il Poliedro apre le porte ai ragazzi della fascia di età compresa tra i 14 e 18 anni circa per condividere esperienze e passare il tempo libero tra biliardino, ping pong, giochi da tavolo e giochi di ruolo da tavolo e poi due postazioni con pc e rete wi-fi, fumettoteca e un’area ristoro dove poter consumare pasti, oltre al piccolo bar. Ma Youth Lab offre anche corsi di formazione, laboratori e workshop e funge anche da spazio di ascolto, dove poter proporre idee e confrontarsi grazie ad un educatore, messo a disposizione dalla cooperativa Arnera, sempre presente in questa fascia oraria.

"Registrando i bisogni dei ragazzi di questa età che frequentano il Villaggio scolastico e non solo, è emerso il bisogno e la necessità di avere uno spazio giovani gestito e autogestito dai ragazzi stessi – ha spiegato l’assessora al sociale, Carla Cocilova – come se un’assenza di spazi per la condivisione e il tempo libero limitasse la partecipazione ad attività pomeridiane". Sarà Arnera, che ha vinto un bando dell’Unione dei Comuni, a gestire il progetto. "La fascia d’età 14-18 anni è anche detta la fascia dell’invisibilità – ha detto Alessio Leoncini, presidente di Arnera – un’invisibilità che diventa rischiosa e questi progetti, questi luoghi, diventano un’importante opportunità per dialogare con i ragazzi. A Pontedera, come del resto in tutto il territorio, la pandemia ha inciso in maniera profonda su questi ragazzi, sono stati privati della condivisione nel periodo in cui ci si confronta con i pari età. È giusto combattere la solitudine". Occasioni dunque anche per dialogare con ragazzi e ragazze altrimenti difficilmente rintracciabili. "Possiamo così intercettare istanze, bisogni e necessità di questa fascia di età, le alternative sarebbero non luoghi senza valenza sociale" le parole di Francesco Mori, assessore all’istruzione.