
L'interno di un calzaturificio
Montopoli, 15 novembre 2015 - Nuova procedura di mobilità aperte e chiusa a tempo di record. Stavolta per 18 operai, gli ultimi rimasti al calzaturificio CriLoGa di Montopoli dopo i 14 licenziamento di poche settimane fa. Ora l’azienda ha chiuso definitivamente. A dare la notizia a Fabio Carmignani (Cgil) che spiega come a far saltare il possibile ingresso di una grande firma sia stato «Il giusto rifiuto degli operai – spiega Carmignani – di licenziarsi per essere in seguito riassunti con un contratto ex novo dalla società che avrebbe rilevato la manovia di Montopoli». Era questa una strategia che l’acquirente voleva attuare per prendere solo la parte migliore del CriLoga, ovvero l’alta specializzazione delle sue maestranze, dalle cui mani sono uscite per tanti anni scarpe donna di altissima qualità e molto apprezzate sui mercati. Invece ora sono tutti in mobilità. «Doveva essere attuato un affitto d’azienda – aggiunge Carmignani – che appunto ha trovato quest’ostacolo: gli operai non potevano fare diversamente, anche perché si sarebbero trovato dopo anni con un contratto che ripartiva da zero e magari con qualche dimensionamento».
A far precipitare le cose ci sarebbero gli effetti prolungati della crisi economica e le conseguenti difficoltà ad intercettare la domanda sui mercati. «Il CriLoGa da tempo stava mostrando segni di affaticamento – aggiunge Carmignani – Alla fine la crisi ha avuto la meglio». Un’altro duro colpo per il calzaturiero della zona che alla congiuntura ha sacrificato tante aziende e centinaia di posti di lavoro. Questa è stata un’azienda molto apprezzata, a conduzione familiare, ma di alta specializzazione e con una produzione che ha sempre avuto il tratto distintivo della scarpa pisana: la qualità e il contenuto moda. Un binomio che, purtroppo, fatica a sopravvivere al nuovo mercato globale. Il calzaturificio è chiuso e gli operai in cerca di un nuovo posto di lavoro.