Musei, bufera in Consiglio: "Umiliati i lavoratori": "Meno eventi e più lavoro"

Duello a Palazzo dei priori tra i consiglieri e sindacati. Presenti tanti dipendenti "Questa non è la capitale della cultura ma del precariato".

Musei, bufera in Consiglio: "Umiliati i lavoratori": "Meno eventi e più lavoro"

Musei, bufera in Consiglio: "Umiliati i lavoratori": "Meno eventi e più lavoro"

La vicenda della vertenza museale si traduce in un fuoco di fila di accuse fra maggioranza, che tiene il punto, e opposizione, che tuona sull’ “inaffidabilità dell’amministrazione comunale”. Nessun passo indietro da parte di sindaco e soci riguardo al capitolato di gara, il.cui iter si è concluso e per il quale c’è già un vincitore. Un ente aggiudicatario rispetto il quale il sindaco Giacomo Santi promette di aprire un varco di dialogo politico, mentre la promessa dell’assessore Dario Danti riguarda l’apertura di un tavolo e la garanzia che nessun atto, da novembre in poi, da parte della giunta, andrà a incidere negativamente su orari museali e lavoratori. Santi ribadisce il suo mantra: "A più servizi e progetti culturali, alcuni già in programma corrisponderà più lavoro".

E Danti rimarca che l’aumento del costo dei biglietti museali farà crescere gli introiti. Quindi, l’amministrazione ha sciolto la matassa? Per opposizioni e forze sindacali la risposta è no. “Meno eventi, e più lavoro per gli operatori museali. Questa non è la capitale della cultura ma del precariato - ruggisce il consigliere Paolo Moschi. "La variazione di bilancio serve per l’oggi, non per il futuro - parla la consigliera Roberta Benini - un errore non aver ammesso di aver agito male". "Coerenza", chiede la consigliera Federica Sarperi - l’amministrazione comunale ha umiliato i lavoratori".

Per Federico Giusti (Cub Pisa): “Sono tre le questioni: verificare la clausola, verificare sul Guarnacci vrrificare quali margini ci saranno per applicare il contratto FederCulture. Chiediamo veriche sulla salvaguardia del lavoro nel bando vinto: se in esso si possa applicare un nuovo contratto diverso e si possa applicare un bando di qualità". "La richiesta dei servizi è inferiore nella gara a quella attuale - dice Francesca Grassini (Filcams) - dall’11 settembre questa amministrazione non ci ha mai chiamati. Mi hanno negato la possibilità di partecipare all’apertura delle buste. La lotta prosegue”. Infine, per Massimo Basilei (Cgil): "Dopo le promesse della scorsa primavera dell’amministrazione comunale, ribadito da sindaco e Danti alla scadenza del bando lo scorso luglio, ciò che pensavamo si realizzasse non è accaduto. Quindi cosa si aspettava l’amministrazione comunale? La nostra azione è giustamente proseguita fino allo sciopero. Noi abbiamo tante e troppe perplessità e è inutile ribadire da parte del sindaco e dell’assessore Danti quanto sia stato fatto negli ultimi 4 anni, rispetto al problema odierno".

Le richieste sindacali continuano a essere chiare: "Una nuova clausola sociale indigeribile, irricevibile. Il mantenimento delle risorse certe dei livelli occupazionali e delle ore lavorate. Si azzardi la cooperativa vincitrice del bando a licenziare un solo lavoratore. Altrimenti ricorreremo fino in Cassazione. Voi ci avete messo in questo guaio - dice Basilei rivolgrndosi al sindaco e alla sua maggioranza- voi ce ne tirerete fuori".