
Muore trentaduenne Schianto nella notte Il corpo ritrovato nell’auto dopo ore
SANTA CROCE
Uno schianto, forse in piena notte. Contro un albero e poi l’auto che si infila nel fossato. Un’altra giovane vita che si spezza. La terza vittima della strada in quindici giorni tra l’Empolese e la zona del Cuoio. A perdere la vita stavolta è un 32enne, residente ancora a Santa Croce, ma da tempo abitante a Vinci. Si chiamava Matteo Moriani. E’ stato ritrovato ieri mattina intorno alle 7 all’interno della sua auto, una Fiat Cinquecento, lungo via Pietramarina, nel comune di Vinci. Una morte, la sua, sopraggiunta sicuramente a seguito di un tremendo incidente. L’auto era finita fuori strada.
Prima di precipitare giù deve essersi schiantata contro una delle piante presenti al bordo della carreggiata. Sulla corteccia dell’albero sono ben visibili i segni dell’impatto. L’auto viaggiava in direzione di Sovigliana. Cosa sia successo pochi attimi prima è ancora tutto da chiarire. Quello che è risultato abbastanza evidente ai soccorritori è che il giovane, estratto dalle lamiere accartocciate, era morto da diverse ore. Con molta probabilità il fatale incidente è avvenuto nel corso della notte tra martedì 2 e mercoledì 3 maggio, l’ora però non è non chiara. La scoperta è stata fatta verso le 7 di ieri mattina, quando lungo la strada hanno iniziato a transitare le prime auto. È stato un automobilista a dare l’allarme. La centrale operativa del 118 ha attivato le forze dell’ordine. Sul posto i carabinieri, i vigili del fuoco, la polizia municipale e un’ambulanza della Pubblica Assistenza. Purtroppo il giovane era già morto.
Gli accertamenti sulle cause dell’incidente sono in corso di accertamento. La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale di Firenze a disposizione dell’autorità giudiziaria. Matteo Moriani aveva compiuto 32 anni lo scorso 24 gennaio. Lascia la mamma, un fratello e una sorella. Il padre lo aveva perduto qualche anno fa. Aveva frequentato l’istituto superiore Checchi di Fucecchio. Della città del palio era originaria anche la famiglia dello sfortunato giovane, che di professione faceva il piazzaiolo. Una passione che lo aveva portato a specializzarsi e a mettersi in proprio. Gestiva una attività con la compagna. In molti avevano assaggiato anche le sue pizze espresse servite direttamente dal track food parcheggiato nella zona artigianale alle porte di Montelupo Fiorentino. In passato aveva giocato anche a calcio in squadre amatoriali locali.