All’imbrunire scatta la segnalazione: "Vai vicino alla rotatoria tra la Bretella del Cuoio e la Francesca Bis... sono lì, in macchina vicino all’azienda...". Il marito parte a tutta velocità, arriva nel posto indicato e trova la moglie con l’amante. Li vede, seduti sul sedile posteriore della vettura. Scende e inizia a colpire l’automobile dell’altro, spinto dalla rabbia e offuscato da quella visione che mai sperava gli si parasse di fronte, ma che sapeva prima o poi dover affrontare perché pare che avesse incaricato un amico, una sorta di investigatre privato fai da te, a seguire i movimenti della moglie.
Calci e pugni alla carrozzeria fino a quando l’amante della moglie e la moglie non scendono e cercano di farlo desistere. Ma non serve a niente. Anzi, l’uomo si arrabbia ancor di più e tra i due (i due uomini) vola anche qualche spintone e tentativo di raggiungersi con qualche schiaffo, oltre alle parole pesanti per le quali non occorre avere molta fantasia. Quando uno dei due capisce che la situazione sta per mettersi male chiede l’intervento dei carabinieri. Una pattuglia arriva sul posto, nella strada semibuia dove i due si erano appartati, e la lite che stava degenerando si calma. Primo obiettivo raggiunto: nessuno si è fatto male e nessuno è dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale, che di questi tempi ha altro a cui pensare. I carabinieri riportano la calma, ma poi quello che è successo dopo tra i tre e quali conseguenze ci saranno nella coppia nessuno può saperlo. Saranno fatti loro, come lo sarebbero stati se la burrascosa lite non avesse scomodato le forze dell’ordine...