Sinergie. E’ la parola più importante, per Ezio Castellani, presidente dell’Associazione Conciatori di Santa Croce, per sfidare la dura crisi che sta attanagliando il comparto. Le concerie del distretto, lo ricordiamo, sono state protagoniste all’ultima edizione di Lineapelle, che ha registrato una presenza significativa sia in termini quantitativi che di qualità dell’offerta presentata in fiera. Su 530 concerie presenti all’evento, erano 293 quelle italiane, di cui 150 le aziende del distretto conciario toscano. Complessivamente, gli espositori totali in fiera sono stati 1261, provenienti da 43 Paesi. Numeri e dati significativi: da un lato Lineapelle si conferma il maggiore evento del settore, dall’altro sono arrivati segnali di vitalità dalla concia toscana pure nell’attuale fase congiunturale del mercato.
"A maggior ragione nei momenti critici in cui permane un rallentamento complessivo del comparto- dice Castellani- garantire la massima offerta qualitativa è l’unico indirizzo che le nostre aziende vogliono continuare a seguire, confermando quella affidabilità che le ha rese leader del mercato". I primi segnali di ripresa per il comparto si ipotizzano dopo il secondo semestre 2024, per un settore che intanto non si ferma e cerca di gestire al meglio la fase contingente anche consolidando sinergie. "Sottolineo la necessità di condividere unicità di intenti - aggiunge il presidente Castellani -sia tra imprenditori di un singolo segmento che tra operatori dell’intera filiera moda, tutti interessati da una crisi che si può affrontare soltanto con strumenti individuati in modo comune. Soltanto così si può consolidare una reale inversione di tendenza del mercato, auspicata per l’inizio del prossimo anno".
Tanti i tavoli di lavoro in atto, sia quelli condivisi tra imprenditori che quelli estesi alle istituzioni. "Grazie alla concomitanza di più eventi fieristici intorno a Lineapelle - conclude il presidente Castellani - hanno potuto dialogare diversi anelli della filiera, come concerie, produttori di componenti, tessuti e tecnologia per calzatura, concia e pelletteria. Quello che ci sta a cuore, in questo momento, è affrontare al meglio, insieme, la crisi del mercato per tutelare lavoratori e famiglie. Siamo fiduciosi". E anche questo, appunto, può fare la differenza.
Carlo Baroni