
Alessandro Conforti, sindacalista della Filctem-Cgil Pisa denuncia i fatti
Pontedera (Pisa), 13 maggio 2025 – Non è un proiettile. Ma ha le “fattezze” del bossolo, una micro bomboletta che contiene aria compressa. Per la Cgil resta comunque un fatto grave sul quale fare piena chiarezza: “Viene usato in azienda per aprire le porte in caso d’emergenza. Ma anche se non è un proiettile esplosivo, è stato superato ogni limite perché ha il sapore amaro dell’intimidazione”. E’ successo ieri mattina: “il nostro Rsu Rino Campobassi (Revet) ha trovato questo oggetto contenente Co2 all’interno delle sue scarpe da lavoro negli spogliatoi aziendali”, dice Alessandro Conforti (Filctem-Cgil Pisa).
“E’ solo l’ultimo grave ed intollerabile episodio che avviene al nostro Rsu, che ha sempre prontamente denunciato, sia all’azienda che ai carabinieri, tutte le volte che in questi mesi ha trovato delle spiacevoli “sorprese” lasciate da ignoti nello spogliatoio sul suo armadietto personale – spiega Conforti –: dalle manette appese all’armadietto, al lucchetto rotto ed armadietto vandalizzato, allo shampoo nelle scarpe”.
A questo – fa sapere il sindacato – si aggiungono “le offese e gli insulti che sono stati rivolti all’altro nostro Rsu Francesco Grassi da alcuni lavoratori durante l’assemblea sindacale svoltasi il 19 marzo scorso nei locali aziendali. Anche in questo caso il lavoratore ha denunciato l’accaduto all’azienda ed alle forze dell’ordine sporgendo querela”. Per la Cgil è il caso “di andare in fondo a questa storia”. Ma cosa sta accadendo e quali potrebbero essere le ragioni: “Non riusciamo a spiegarcelo – aggiunge Conforti –. Tuttavia bisogna in ogni modo arrivarne a capo”.
“Come Cgil esprimiamo la massima solidarietà ai nostri Rsu, condanniamo con forza questo metodo vile ed irrispettoso prima di tutto in qualità di persone, ma anche per il ruolo che ricoprono in qualità di rappresentanti sindacali dei lavoratori, rendendo ancora più grave queste azioni perché rivolte non solo a loro, ma anche alla nostra sigla sindacale che essi rappresentano – conclude Conforti –. Riteniamo che questi comportamenti non debbano essere più accettati e tollerati. Chiediamo pertanto che la direzione aziendale metta in campo ogni azione affinché possano essere individuate tali persone. Chiediamo con forza che anche le altre sigle sindacali presenti in azienda, e finora totalmente silenti, prendano le distanze da tali comportamenti e condannino tali azioni”. “Faremo il possibile per tutelare i nostri rappresentanti”, ribadisce Conforti.