REDAZIONE PONTEDERA

Mille abbracci per l’ultimo saluto a Matilde: "Sei e sei stata una piccola grande guerriera"

Le struggenti parole della mamma: "Ciao Mati, la sera guarderò il cielo, splendi come hai sempre fatto e non demordere mai". I pensieri e i ricordi degli amici e dei compagni di scuola. Il sacerdote: "La certezza è che ora è con il Signore in Paradiso".

Mille abbracci per l’ultimo saluto a Matilde: "Sei e sei stata una piccola grande guerriera"

BIENTINA

I pensieri dei bambini. Belli. Struggenti. Usciti in tutta la loro dirompente semplicità dai piccoli cuori degli amici di Matilde. Letti dall’ambone dell’altare allestito nel campo di calcio coperto. La chiesa del paese – nessuna chiesa dei nostri paesi – avrebbe potuto accogliere le mille persone che ieri si sono radunate, silenziose e commosse, per l’ultimo saluto a Matilde del Magro, la bimba uccisa da un tumore raro a soli otto anni.

La piccola bara bianca ai piedi dell’altare, mamma Valentina e babbo Maicol a fianco insieme ai nonni, familiari, parenti. Nell’altra fila i compagni di scuola e gli amici con le maestre. Da un lato dell’altare il coro e nell’altro le autorità: i sindaci di Buti e Bientina, Arianna Buti e Dario Carmassi in forma ufficiale, con la fascia tricolore, i rappresentanti dei carabinieri e della polizia locale e il tenente colonnello Massimo Anedda, comandante della sezione aerea della guardia di finanza di Pisa. Grazie a lui, lo scorso settembre, Matilde ha potuto coronare uno dei suoi sogni. Volare sulla sua casa e su tanto altro. Palloncini rosa e bianchi.

Ora a Matilde si rivolge il parroco di Buti e Cascine, don Federico Nassi, nell’omelia: "Un aiuto grande lo chiediamo a te, Matide, sostienici con i santi del Paradiso, sostieni i tuoi genitori e i tuoi nonni. Sostieni tutti noi". Il sacerdote ha concelebrato la messa funebre con il parroco di Bientina don Ettore Baroni. La morte di Matilde ha coinvolto due comunità: Cascine (dove la famiglia abita) e Bientina (dove i genitori gestiscono l’Osteria del Contadino e dove la bimba frequentava la Primaria).

La messa ha preso avvio con il canto "Vivere la vita" (Vivere la vita con le gioie e coi i dolori di ogni giorno è quello che Dio vuole da te...). Poi la lettura e il salmo, il Vangelo e l’omelia iniziata da don Federico con le stesse parole con cui Paolo VI pregò per Aldo Moro: "Ed ora le nostre labbra, chiuse come da un enorme ostacolo, simile alla grossa pietra rotolata all’ingresso del sepolcro di Cristo, vogliono aprirsi per esprimere il De profundis, il grido cioè ed il pianto dell’ineffabile dolore con cui la tragedia presente soffoca la nostra voce".

Il macigno del sepolcro. La vedova del Vangelo alla quale Gesù fece risorgere il figlio. "Per Matilde Signore è diverso – ancora le parole di don Nassi – Solo tu Signore lo sai. La certezza è che ora Matilde è con te. Aiutaci Signore a sopportare tutto questo. Ci aiuti tua madre Maria".

"Ciao Mati è la mamma che ti scrive… – il saluto di Valentina alla figlia – Oggi siamo giunti al momento dell’addio… siamo giunti al momento che non avrei mai pensato arrivasse perché ci credevo alla tua guarigione e invece eccoci con una realtà ingiusta... La sera, come ho fatto ieri, guarderò in alto per vedere la stella più alta e luminosa che ci sia per raccontarci i nostri segreti… Quindi vedi di splendere come hai sempre fatto e di non demordere mai perché anche se lontane siamo vicine… Mati sei e sei stata una piccola grande guerriera … mamma babbo i nonni e tutto il resto del mondo che ti è venuta a trovare ti ringrazia per averci fatto conoscere il vero senso della parola amore. Ti voglio bene angelo, fai buon viaggio".

gabriele nuti