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"Mi sono appassionata già alla prima gita a Vinci"

Sara Taglialagamba si è appassionata a Leonardo da Vinci fin da bambina, attratta dalle sue macchine e ispirata dal nonno falegname. Ha studiato l'artista a fondo, ammirando soprattutto i suoi robot e il mistero della Gioconda.

"Mi sono appassionata già alla prima gita a Vinci"

Sara Taglialagamba, perché ti sei appassionata di Leonardo da Vinci e quando hai cominciato a studiarlo?

"Quando facevo le elementari sono andata in gita a Vinci e sono rimasta affascinata dalle macchine del museo. In più mio nonno paterno era un falegname e nel suo tempo libero costruiva modellini di navi ed io sognavo mentre lo guardavo costruirli".

Dove l’hai studiato e chi era il tuo maestro?

"Dalla mia prima visita a Vinci dove i miei genitori mi comprarono un librino. Crescendo ho potuto studiarlo alle medie e alle superiori a Storia dell’arte, all’Università di Conservazione dei beni culturali e poi sino ad ora: non si smette mai di studiarlo!"

Era sposato, aveva figli?

"Non sappiamo se era sposato e se avesse figli".

Qual è l’opera più geniale da lui creata?

"I suoi robot: un umano, un leone meccanico e gli uccellini che volano. Gli piacevano molto, li vide per la prima volta in Lombardia".

Perché Leonardo amava così tanto gli animali e gli piaceva disegnare gli orsi?

"Gli piacevano molto e aveva un cuore tenero e amabile".

Dove ha preso l’ispirazione quando ha dipinto la Gioconda?

"Nel dipinto della Gioconda, forse, lui è stato ispirato dal suo sorriso". Quando abbiamo chiesto alla professoressa se le era piaciuto venire in classe ha risposto: "Tantissimo".