LUCA BONGIANNI
Cronaca

Medici di famiglia in città: "Emergenza superata"

Lambardi fa il punto sul numero dei dottori in servizio a Pontedera "La squadra ora è al completo in città. Le acque sono tornate calme".

Medici di famiglia in città: "Emergenza superata"

Il dottor Alessio Lambardi,. responsabile dell’Aft, che riunisce i medici di famiglia della città

Dalla metà della prossima settimana partirà a Pontedera la campagna di screening gratuito contro l’epatite C per la popolazione nata dal 1969 e il 1989, un servizio che passerà dal lavoro strutturato dei medici di medicina generale. E poi a seguire il via alla campagna vaccinale antinfluenzale. La squadra dei medici di famiglia a Pontedera, dopo gli ultimi anni di mare mosso e i diversi cambiamenti che ci sono stati, tra pensionamenti e nuovi arrivi, adesso è completa. Alle ultime due uscite, quelle della dottoressa Cecilia Del Papa e del dottor Rossano Caglieri sono seguiti gli arrivi del dottor Francesco Monardo e del dottor Federico Ciapparelli. Ha fatto il punto il responsabile dell’Aft, dottor Alessio Lambardi.

"A Pontedera adesso abbiamo 19 medici, il numero perfetto per i pazienti che ci sono nella nostra città – ha detto Lambardi – ora le acque sono calme, il prossimo pensionamento tra uno o due anni è quello del dottor Antonio Aragosa. Questa situazione permette ai medici di famiglia di lavorare con un numero congruo dei pazienti, per il bene del servizio e dei pazienti stessi". Ma non mancano le criticità. In una popolazione che sta invecchiando sempre di più, l’accessibilità dei servizi all’informatica richiede maggiore semplificazione.

"Come medici di medicina generale abbiamo richiesto la possibilità di poter accedere, tramite autorizzazione del paziente, direttamente ai risultati degli esami, dalle analisi del sangue agli esami radiologici – dice Lambardi – oggi la procedura è molto macchinosa e richiede troppo tempo. Questo sarebbe un modo per evidenziare prima eventuali urgenze. Oggi devo dire che abbiamo un ottimo rapporto con i medici dell’ospedale Lotti, ma resta un dialogo informale, invece dovrebbe essere istituzionalizzato". E non solo. Una lotta alla burocrazia che i medici di famiglia combattono al fianco dell’azienda per snellire procedimenti, accorciare i tempi, lavorare meglio.

"Richiediamo anche di poter emettere ricette o fare certificati quando facciamo domiciliari direttamente da cellulare o tablet, direttamente dalla casa del paziente, oggi non è possibile farlo" spiega Lambardi. Ed infine.

"Ogni medico di famiglia dovrebbe avere una segretaria e un infermiere. Abbiamo visto con la pandemia quanto sono utili gli infermieri per operazioni come screening, vaccini, medicazioni. Un modo per i medici per lavorare ancora meglio".