Maratona di preghiere contro la pandemia

Il vescovo Migliavacca nel santuario della Madonna della "Madre dei bimbi"

Una dottoressa impegnata in un reparto Covid (foto d’archivio)

Una dottoressa impegnata in un reparto Covid (foto d’archivio)

San Miniato (Pisa), 7 maggio 2021 - La maratona di preghiera nei santuari promossa dal Papa per questo mese di maggio per invocare la fine della pandemia, fa tappa anche a Cigoli. Siamo nella terra della venerata immagine della Madre dei Bimbi, quella che fu trafugata la notte del 31 dicembre 1979 e miracolosamente restituita sei anni dopo – un "giallo" per certi versi mai risolto – per essere ancora destinataria di devozione. Come accade ogni 21 luglio quando si tengono i festeggiamenti in onore del miracolo dello stesso giorno del 1451: allora una madre disperata con in braccio il figlio esanime correva al fiume per affogarsi insieme al suo piccino: ma trovò una signora che la confortò, la convinse a tornare a casa perché quel piccolo sarebbe tornato ad abbracciarla.

La misteriosa forestiera dalle angeliche maniere, narrano le cronache, era la Madonna che la donna cercava per ringraziarla e che il prete le mostrò scoprendo l’immagine della Vergine. A lei, in questo tempo drammatico di lutti e dolore saranno rivolte le preghiere, come ha chiesto il Santo Padre, che ha voluto coinvolgere tutti i Santuari del mondo in questa iniziativa, perché si rendano strumenti per una preghiera di tutta la Chiesa. Domani alle 9 il vescovo Andrea Migliavacca guiderà il rosario. "Tutti i gruppi mariani della diocesi – spiega una nota – sono invitati a partecipare al rosario di questo sabato a cigoli". Una comunità, quindi, con gli occhi rivolti al cielo, le mani giunte o inginocchiati. A casa, come sul luogo di lavoro. Da soli o con i propri cari. Come ha chiesto Papa Bergoglio per invocare la fine del flagello dal Covid, che affligge il mondo da ormai più di un anno e per la ripresa delle attività sociali e lavorative. Anche qui, come in tutto il resto del pianeta, sottoposte a dura prova.

San Miniato già nella prima ondata del Covid, si era riunita nella preghiera davanti un’altra immagine miracolosa custodita sul suo territorio. Successe nel febbraio scorso quando la croce lignea custodita nella chiesa del Santissimo Crocifisso, che viene esposta al pubblico solo per una settimana l’anno, fece un’uscita straordinaria per le preghiere dei fedeli. La popolazione sanminiatese si era rivolta con devozione al “prodigioso” simulacro durante i difficili anni, dal 1628 al 1631, segnati dalla peste. Proprio al 1631 risale il “voto” da cui sarebbe scaturita la costruzione del nuovo Santuario in omaggio a quella croce, quale ringraziamento della popolazione risparmiata dall’ennesima epidemia. Ora la preghiera si sposta a Cigoli, mentre rosari si alzano al cielo da Czestochowa come Basilica dell’Annunciazione in Terra Santa.