NICOLA PASQUINUCCI
Cronaca

Mangialonga Diciottesima edizione con record

Sono state 1.100 le persone arrivate anche da fuori Toscana per passeggiare tra le colline pontederesi e assaggiare le eccellenze locali

Mangialonga Diciottesima edizione con record

Mangialonga Diciottesima edizione con record

Alla fine il record è stato ampiamente raggiunto e superato come da pronostico. Complice anche la bella giornata di ieri l’altro e la fama che la Mangia...longa si è costruita negli anni. Perché l’edizione numero 18 è stata quella dei record con 1.000 partecipanti, cifra già messa in preventivo dagli organizzatori e che poi ha superato quota 1.100 a conti fatti. "Ma negli ultimi 20 giorni avevamo chiuso le liste perché non riuscivamo più a far fronte alle prenotazioni – racconta Enrico Bimbi, anima della manifestazione – Altrimenti saremmo arrivati a numeri ben più alti. Siamo noi che ci siamo fermati. E’ stato un bel record, diciamo, preventivato".

Così ieri l’altro, dal centro Ippico lo Scoiattolo di Treggiaia un fiume di persone ha intrapreso la lunga passeggiata che tra sali e scendi, strade sterrate, boschi, punti di ristoro e piazze nei borghi, si è conclusa a La Rotta dopo 13 km passando da Montecastello. Un’appassionante avventura enogastronomica tra le eccellenze locali che ogni anno richiama sempre più persone anche da fuori Toscana. Protagonisti i produttori e tutti quelli che si danno da fare per portare lustro alle attività: Dino Martelli con la pasta, Adriano Miniero con il Centro carni Pontedera, Sergio Falaschi di San Miniato e Marco Desideri di Pontedera, Maria Bagagli di Col di Conca, Renzo Signorini di Val di Lama, Giuseppe Fazio di Podernovo di Terricciola, Stefano Busti del caseificio di Fauglia, Davide Ribechini di Agritalia Pontedera, Battista Coppini di Torre a Cenaia J 63, Giovanni Cannas del caseificio di Volterra, Michele Discenza de La Casina di Pontedera, Aldobrando degli Azzoni, Debora Mangini della pasticceria Fondemà, Tiziana Sani Bulleri della Fattoria Uccelliera e Alan Caronna de La Cittadella Pontedera.

A fare da custodi dell’evento ben 60 volontari dislocati lungo tutto il territorio per accompagnare il lento fiume di persone che si è avventurato tra i sentieri spesso sconosciuti che collegano Treggiaia a Montecastello e poi a La Rotta. Tutto è filato liscio anche grazie al meteo che quest’anno, a differenza dello scorso anno, non ha fatto scherzi. E ora, gli organizzatori guardano già al 2025 per nuove sorprese.