REDAZIONE PONTEDERA

Il Louvre s’innamora del dipinto della Battaglia di San Romano

A Parigi una sala dedicata quasi esclusivamente a una delle tre tavole

Il quadro esposto al Louvre di Parigi

Pontedera, 28 dicembre 2018 - Il museo del Louvre ha dedicato una sala quasi esclusivamente a un dipinto dedicato alla battaglia di San Romano combattuta, il 1º giugno 1432, tra le truppe fiorentine di Niccolò da Tolentino e quelle senesi di Francesco Piccinino. Una delle tre tavole che rappresentano l’evento – che in realtà sembra non sia stato poi molto cruento – è di proprietà del museo francese. Dei tre dipinti che compongono il trittico, commissionato al pittore Paolo Uccello nel 1438, quello «parigino» raffigura il contrattacco di Michelotto Attendolo da Cotignola, capitano generale delle truppe fiorentine. In questi giorni è aperta, fino al prossimo 18 febbraio 2019, una esposizione denominata «Un Reve d’Italie» dedicata alla collezione del Marchese Giampietro Campana.

Tra le pitture il posto di rilievo è toccato proprio al quadro di Paolo Uccello. Il nobile mise insieme una delle maggiori collezioni d’arte del XIX secolo tra cui ben seicento dipinti. Il museo francese acquistò parte di questa collezione scegliendo anche il quadro raffigurante lo scontro avvenuto a San Romano: più precisamente nella valle tra la vedetta di Torre Giulia e il capoluogo. Il marchese si concentrò nel far propri i cosiddetti «primitivi«: dipinti del XIV e XV secolo poco considerati dai collezionisti dell’epoca. Nella collezione non mancavano però opere di nomi più altisonanti come Giotto, Masaccio, Raffaello accostati a quelli meno insigni definiti appunto «primitivi» rivelatisi, poi, grandi opere d’arte.

La collezione del museo francese apre la zona dedicata alla pittura proprio con la celebre raffigurazione della battaglia definendola un capolavoro. Commenti scaturiti anche da un’analisi supplementare degli esperti che hanno rivalutato pitture di qualità palesemente mirabile. Inoltre la tavola è stata selezionata per rappresentare il manifesto di ingresso alla zona dedicata alle pitture.

Un riconoscimento senza dubbio importante per l’opera e un lustro ancora maggiore per il Comune di Montopoli che ha fatto della cultura e del turismo le proprie vocazioni.

Marcello Baggiani