PONTEDERA
La caccia di selezione agli ungulati potrà essere effettuata anche nelle zone vietate alla caccia e nei periodi di silenzio venatorio. L’ha deciso il governo Meloni approvando un emendamento di Fratelli d’Italia. Nelle ultime settimane, a causa dell’attraversamento di cinghiali, si sono verificati due incidenti sulla FiPiLi nella zona di Lavoria e Vicarello al confine tra le province di Pisa e Livorno. "Grazie ad un nostro emendamento abbiamo modificato la legge nazionale per consentire agli agricoltori-cacciatori di intervenire contro gli ungulati – dichiarano la deputata Chiara La Porta e i consiglieri regionali di FdI Vittorio Fantozzi, vicepresidente della commissione sviluppo rurale, e Diego Petrucci – Per la prima volta, con il governo Meloni, l’emergenza cinghiali è stata affrontata a livello nazionale. Ungulati che mettono a rischio la sicurezza degli automobilisti come dimostra anche l’incidente con feriti verificatosi sulla Fi-Pi-Li nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana". La deputata ha firmato l’emendamento nazionale alla legge 3102016.
"Nell’emendamento di FdI, che è stato approvato, abbiamo previsto che le regioni potranno provvedere al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, anche nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto – spiegano La Porta, Fantozzi e Petrucci – Qualora questi metodi si rivelino inefficaci, le regioni, possono autorizzare dei piani di controllo numerico, mediante abbattimento o cattura. E’ stato introdotto il ’Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica’, che costituisce lo strumento programmatico, di coordinamento e di attuazione dell’attività di gestione e contenimento numerico della presenza della fauna selvatica. La popolazione degli ungulati è ora fuori controllo".