ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Locatelli rilancia: maxi investimenti e assunzioni

La Salina non si fa scoraggiare dalla pesante bolletta energetica e annuncia un piano da 10 milioni di euro da spendere entro il 2027 .

di Ilenia Pistolesi

Mollare tutto o provare a reinventarsi a fronte di uno scenario di crisi che è diventato un cammino di martirio per molte aziende? La Salina Locatelli sceglie di ricostruirsi e lancia il piano industriale 20222027 che sfiora i 10 milioni euro. In un quadro in cui la fabbrica che produce il sale più puro d’Italia si è ritrovata a fare i conti con un aumento dei costi energetici, e con le stesse arrivate a cinque volte tanto rispetto ai costi del 2021, la Salina getta il cuore oltre l’ostacolo. Così l’azienda con cervello in provincia di Bergamo decide di intraprendere la via più coraggiosa. Investire. Invece di licenziare e ridimensionare, o peggio chiudere i battenti. Alcune assunzioni sono già cosa fatta, nonostante la Locatelli abbia dovuto combattere, nei mesi scorsi, con bollette energetiche da 1 milione di euro. "La crisi energetica ci ha travolti nei mesi scorsi e, nonostante le bollette siano lievemente calate a livello di importo, e nonostante un caro prezzi micidiale nelle materie che usiamo, abbiamo deciso di lanciarci, di investire – spiega Marco Locatelli, alla testa dell’azienda di Saline – le difficoltà ci hanno messo di fronte a un bivio: andare avanti con coraggio o soccombere? La nostra idea è impressa in un piano industriale da sviluppare entro il 2027 che punta a un totale rilancio, senza temere la crisi. Parliamo di investimenti nell’ammodernamento degli impianti, in una maggiore capacità di produzione, nell’assunzione di nuovo personale e nell’ampliamento del museo del sale". Insomma, la Salina guarda all’oggi, e al domani, senza paura.

"La crisi non è lontana, affatto - prosegue Locatelli – ma la nostra filosofia vuole guardare a un’imprenditoria che rilancia e che non chiude. Stiamo lavorando anche per ottenere, nel contesto del piano industriale, la certificazione Esg, un certificato di sostenibilità per il quale abbiamo le carte in regola: inquinamento ridotto quasi a zero, investimenti sui prodotti, e punteremo molto sul mercato alimentare. E un nome, la Salina Locatelli, che porta in fabbrica 10 mila turisti ogni anno". "La Salina Locatelli, nonostante le grandi difficoltà vissute per i rincari energetici – commenta il sindaco Giacomo Santi – è l’esempio lampante di un’azienda coraggiosa che investe sul territorio in un momento di crisi. Da parte dell’amministrazione, non mancherà l’appoggio a chi trasforma una crisi in un’occasione di opportunità".