L’Indonesia con gli occhi sulla pelle pregiata

Delegazione ufficiale presente al G20 in visita nel distretto: alla conceria Zuma per conoscere come vengono lavorati i rettili

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CASTELFRANCO

di Carlo Baroni

Di certo si è trattato delle prima delegazione ufficiale straniera nel distretto da quando è scoppiata la pandemia. "Ma di certo c’è anche che l’Indonesia può essere una grandissima opportunità per l’Italia e la sua filiera della moda – dice Jacopo Cappuccio, console dell’Indonesia a Firenze – così come noi possiamo esserlo per loro, su molti fronti, non ultimo quello delle pelli". Stiamo parlando di un Paese da 275 milioni di abitanti, con un Pil a 4.6, e con una classe di paperoni in forte crescita. L’Indonesia, poi, è la patria del pitone segmento del settore pelli pregiate che è un ever green nella fascia alta del lusso dove le concerie del Comprensorio sono riferimento delle più blasonate maison di moda. "L’Indonesia è in cerca di partnership per sviluppare il proprio business in rapporto di reciprocità – aggiunge il console Cappuccio –. Questa visita è fondamentale e può essere l’inizio di un importante discorso commerciale".

Ad accogliere la delegazione di funzionari ministeriali e rappresentanti delle aziende dell’Indonesia alla conceria Zuma – una delle eccellenze della zona nel settore rettili – c’era il sindaco Gabriele Toti: "un’occasione importante di visibilità per il nostro territorio e una dimostrazione di attenzione verso un distretto che è ammirato in tutto il mondo – ha detto il primo cittadino –. Questa visita assume un significato ancora più importante in questo periodo all’insegna della ripartenza. Dall’Indonesia arrivano le pelli di molti animali, in particolare rettili, che poi sono trattate per essere trasformate in prodotti pregiati per il mercato del lusso". "Ritengo sia positivo lo stabilire dei rapporti diretti con le autorità di Paesi stranieri per far vedere in modo concreto le operazioni che sono compiute – ha concluso Toti –. È inoltre un passaggio importante anche per far conoscere sempre più all’esterno il nostro territorio caratterizzato dall’ingegno e della laboriosità". La delegazione ha incontrato Marco Sani, Ceo Gruppo XPP7 nel quale è entrata da tempo la conceria Zuma, che ha accompagnato gli ospiti in una dettagliata visita guidata all’azienda spiegando i vari passaggi, i cicli di lavorazione e di rifinizione, con cui si arriva dalla materia prima alle pelli di rettile più preziose al mondo.

Un mondo, quello del rettile, che nel distretto di Santa Croce genera un giro d’affari che, prima della pandemia (che ha colpito tutta la filiera della pelle) raggiungeva i 200 milioni l’anno di fatturato. In particolare grazie all’alligatore, il più ambito, materia prima delle pelletteria di fascia top, seguito da struzzo, lizard e pitoni. La delegazione Indonesia – che ha ricevuto anche il saluto di Andrea Dolfi, Ad di Zuma – era guidata da Silvi Charlote Sumauti, responsabile del commercio con l’estero. Presenti anche l’avvocato Alessio Spadoni ed il commercialista Alessandro Spadoni, consulenti dell’azienda di pelli pregiate.