"Ma te chi sei?". Di avversari, campioni ma anche bidoni, Francesco Totti ne aveva visti a bizzeffe nel corso della sua carriera alla Roma. Ma quel viso dall’aria pulita, sul prato dell’Olimpico, non l’aveva mai incrociato. Quel "bambino" che timidamente si stava affacciando al calcio dei grandi era Emanuel Vignato: correva l’anno 2017 e in quel 20 maggio il fantasista nato a Fortaleza, in Brasile, mise a referto i primi tre minuti tra i professionisti. "Non ti conosco. Hai 17 anni? Ne vuoi dieci dei miei?": il "Pupone" concluse con questa battuta il siparietto con il talentino cresciuto nel Chievo. E chissà che in quella breve conversazione con uno dei più grandi calciatori sfornati dallo Stivale Vignato non abbia catturato la scintilla per ripercorrerne le orme. Vignato, dopo aver fatto letteralmente sfracelli con Under 17 e Primavera, si affermò stabilmente nelle rotazioni dei titolari del Chievo nella stagione 2018-19, quando terminò il campionato di Serie A con 10 presenze, 1 gol e 1 assist. Destro naturale, dotato di una tecnica individuale superiore alla media abbinata a un’ottima visione di gioco, ha occupato tutte le porzioni del fronte offensivo.
Nato come ala destra, col tempo ha affinato le abilità per interpretare con efficacia tutti i ruoli sulla trequarti. La consacrazione definitiva come stella nascente Emanuel Vignato l’ha ottenuta nell’annata 2019-20, quando con 35 presenze e 5 reti trascinò i compagni di squadra fino alla finale playoff del campionato cadetto, persa con lo Spezia. Il talento italo brasiliano riuscì comunque ad approdare in Serie A: il Bologna decise di puntare forte su di lui, assegnandogli anche le chiavi della regia offensiva. Nella prima stagione in rossoblu il nuovo giocatore dello Sporting Club mise insieme 31 gettoni, che diventarono 24 nell’annata 2021-22.
Nel campionato terminato lo scorso giugno, infine, la doppia esperienza: dapprima all’ombra della Torre degli Asinelli, poi da gennaio in prestito all’Empoli senza però riuscire a ritrovare continuità e brillantezza. I due fattori che Emanuel Vignato proverà a riacquisire in nerazzurro, in una compagine che fa della qualità della manovra uno dei propri punti di forza. "È perfetto per il nostro modo di giocare. Ha una qualità sopra la media, e per me questo conta più di qualsiasi altro discorso": le parole spese ieri da mister Aquilani in sede di presentazione della sfida odierna suonano come un’autentica investitura. D’altronde, per un calciatore che a 23 anni ha 80 presenze in massima serie sul curriculum e 31 tra Italia Under 17 e Under 21, una frase di questo tipo non può che essere di ulteriore stimolo.
M.A.