L’anfiteatro nella bufera: "Dimenticato da tutti"

La critica di Pepi della Fondazione Cassa di risparmio di Volterra "Non si sa più niente del mega finanziamento per gli scavi e mancano i cartelli".

L’anfiteatro nella bufera: "Dimenticato da tutti"

L’anfiteatro nella bufera: "Dimenticato da tutti"

Valorizzare la scoperta del secolo a partire dalle informazioni turistiche. Questo il concetto espresso nella dura critica che la Fondazione Cassa di risparmio di Volterra rivolge al Comune e alle scelte attuate proprio in ambito di valorizzazione del patrimonio culturale. "A quasi due anni dalla conferma dell’ingente finanziamento da parte del Ministero della Cultura per il progetto di scavo dell’anfiteatro romano di Volterra, che rientra anche nei 38 Grandi Progetti Beni Culturali della Programmazione strategica 2021 – 2023 (circa 200 milioni di euro di investimenti in tutta Italia), tutto tace – scrivono dalla Fondazione Crv –. Sicuramente le tempistiche burocratiche sono complesse e dilatate, ma intanto l’intera operazione per promuovere quella che è stata definita la “scoperta del secolo“ è sempre in attesa di tempi migliori".

Insomma, cominciare a lavorare su quella che è la logistica anche prima dell’arrivo del contributo. "Siamo consapevoli che quando ci sono in gioco risorse così importanti le procedure per le gare di appalto richiedono tempi lunghi e che ci sono delle difficolà oggettive tra avere il contributo e poi poterlo utilizzare - afferma Roberto Pepi presidente della Fondazione – ma sarebbe proprio in questo ampio percorso di attesa il momento ideale e utile per predisporre la valorizzazione del monumento che verrà alla luce. Invece è finito nel dimenticatoio e l’anfiteatro non esiste più. Non c’è niente che lo ricordi, non ci sono cartelli né sul posto che raccontino che cosa stia succedendo, a che punto sono arrivati gli scavi, né altrove che possano indicare la zona".

Pepi lancia l’idea di realizzare ed esporre alle porte della città dei rendering illustrativi del progetto. "Sarebbe urgente - aggiunge – la predisposizione di un "piano industriale" per programmare la logistica della viabilità, dei parcheggi, dei servizi in genere e di tutto ciò che servirà una volta conclusi gli scavi. Si sente discutere spesso su come promuovere al meglio Volterra e non ci accorgiamo che abbiamo a disposizione un’incredibile e unica operazione di marketing praticamente a costo zero, ma ci guardiamo bene di sfruttarla, nessuno è a conoscenza di idee, progetti o strategie al riguardo, ma visto che la cultura è stata assunta a filo conduttore di questi anni, la città dovrebbe tenersi pronta, invece è stata abbandonata ogni ipotesi al riguardo".