
"L’alluvione conferma l’errore al Chiesino"
Le grandi piogge dei giorni scorsi hanno allagato buona parte della zona del Chiesino, che è finita sott’acqua e per la quale è stato necessario l’intervento delle idrovore. In questa zona è previsto un ampliamento dell’insediamento commerciale, operazione che il gruppo consiliare Presidio Civico ritiene inopportuna tanto che il consigliere Alberto Andreoli ha presentato un’interrogazione alla giunta ed al sindaco. "L’evento alluvionale che ha colpito duramente la nostra città conferma come la zona del Chiesino in particolare sia a rischio idrogeologico e inadatta ad ospitare nuove costruzioni – dice Andreoli –. In particolare la zona a sud e a nord della Tosco Romagnola, sono state sommerse dall’acqua per vari ettari ed il canale di drenaggio che costeggia la strada statale, ha richiesto l’intervento di un’idrovora per essere svuotato, mentre il sottopasso ferroviario a sud verso la zona commerciale di Fornacette è stato chiuso al traffico essendo completamente allagato. Osservazioni del Genio Civile, di Legambiente e della Regione Toscana evidenziano numerose criticità a tal proposito. Vogliamo sapere cosa ne pensa l’amministrazione comunale a riguardo".
Tema che nei giorni scorsi era stato affrontato anche da Legambiente Valdera che ha messo al centro della questione, oltre alla zona del Chiesino, anche quella del Green Park che adesso ospita i materiali Keu ma dove è prevista una lottizzazione. "Queste vaste aree – si chiede Legambiente – adesso funzionano da casse d’espansione e di laminazione e immagazzinano l’acqua che ricevono dal cielo e dai terreni circostanti già impermeabilizzati e cementificati. Cosa succederà se anche queste zone saranno rese impermeabili da asfalto e cemento?".