Lacrime e sorrisi per la biblioteca Angela

Alla primaria San Lino aperti gli spazi dedicati alla maestra Vanni scomparsa un anno fa

Un importante insegnamento che rimarrà inciso fra le pareti della sua scuola, grazie ad un’onda corale di familiari, amici e colleghe di tanti anni trascorsi a scuola. E’ stata inaugurata ieri, nella scuola primaria San Lino, la biblioteca dedicata a Angela Vanni, insegnante scomparsa un anno fa a 69 anni: il battesimo del piccolo tempio dei libri è stato un abbraccio fra familiari, colleghe, amiche, la dirigente scolastica, il sindaco Giacomo Santi, l’assessore Viola Luti, il parroco don Francesco Spinelli che ha dato la sua benedizione ai locali, i rappresentanti di polizia e carabinieri, tutti salutati con un fragoroso applauso dei bambini. Gli alunni hanno realizzato, per l’occasione, un segnalibro dedicato alla biblioteca della maestra Angela. Un’iniziativa che ha commosso i presenti, in ricordo di una maestra che ha lasciato un segno indelebile non solo nel mondo scolastico, ma in tutta la comunità. La biblioteca è sbocciata grazie a due iniziative in nome della maestra che hanno trovato il loro punto comune: quella della famiglia, il marito Pietro Cerri e il figlio Francesco, e quella di colleghe e amiche.

Grazie all’avvio di una raccolta fondi, ecco materializzarsi la biblioteca, dotata non solo di libri ma anche di strumenti hi-tech, e un laboratorio espressivo-creativo. La biblioteca sarà uno spazio aperto a tutte le primarie e alla porta di ingresso campeggia una targa con il disegno di Matilde, la nipotina della maestra, con la firma autografa riprodotta di Angela Vanni. "Quella di Angela è stata, fuor di retorica, una vita per la scuola – ha detto il marito Pietro Cerri – ha sempre affrontato il suo lavoro con grande partecipazione, anche quando faceva la maestra nei paesini più remoti. Nasce oggi una struttura bella, pensando a quanto mia moglie l’avrebbe apprezzata". "Angela educava al bello e alla creatività – dicono le colleghe e amiche – ha sempre dimostrato una grande volontà e passione per il suo lavoro e in ogni alunno cercava di tirare fuori le sue potenzialità". "Conoscevo molto bene Angela – ha sottolineato il sindaco – l’insegnante è il mestiere più bello del mondo, perché educa una comunità. E Angela, con immensa dedizione, ha fatto del suo lavoro una missione". Don Spinelli ha ricordato agli alunni che "la biblioteca è un frutto lasciato dalla maestra Angela. Adesso, sta ai bambini raccoglierlo", mentre Luti ha rimarcato "l’importanza di questa iniziativa, azione concreta verso chi ha dedicato la sua vita alla scuola".

Ilenia Pistolesi