
Il momento più critico di questa stagione sono state le temperature bollenti di fine giugno ed inizio luglio: le uve che si presentano, alla vista, belle ed in salute. Anche dal punto di vista della quantità le previsioni sono incoraggianti
Un quadro sostanzialmente ottimale per una vendemmia di qualità: in alcune zone della Valdera tuttavia manca ancora qualche giorno per una buona maturazione. L’inizio, pur come sempre a macchia di leopardo – ma con i prossimi giorni praticamente tutti saranno al lavoro anche in zona – parla quindi di uno stato sanitario delle uve ottimale su tutto il territorio. Anche il caldo tornato con forza a metà agosto non avrebbe avuto quei picchi preoccupanti da creare rischi sostanziali. Sul fronte quantitativo si prevede quindi una produzione abbondante, con l’eccezione di alcune varietà più sensibili alla peronospora, che durante il piovoso mese di maggio hanno subito alcuni attacchi. Anche Coldiretti conferma questo quadro: "le altalene climatiche degli ultimi mesi non influenzeranno l’annata vinicola con le uve che si presentano, alla vista, belle e in salute – si legge in una nota –. Anche dal punto di vista della quantità le previsioni sono incoraggianti con la produzione che dovrebbe essere in linea con la media degli ultimi anni". Il momento più critico di questa stagione – rileva l’organizzazione – sono state le temperature bollenti di fine giugno e inizio luglio: "una settimana in più a quelle temperature avrebbe compromesso un anno di lavoro e la prossima annata".
Un segnale incoraggiante per i viticoltori del nostro territorio: questa – sia Valdera, sia Valdarno e Valdicecina – è una terra fortemente vocata al vino. Un segmento del comparto agricolo che continua a crescere sia in termini di riconoscibilità che di fiducia seppur in un momento complicatissimo per il mercato. La qualità - l’ha ribadito nei giorni scorsi Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana – "sarà ancora di più la chiave su cui puntare per consolidare la presenza dei nostri vini sui mercati internazionali e intercettarne di nuovi anche alla luce dei recenti scenari nazionali, dove i dazi sulle importazioni negli Stati Uniti rischiano di avere un impatto molto negativo sul nostro agroalimentare". Anche la Cia Etruria "parla di uva sostanzialmente sana sul territorio e di una vendemmia che si annuncia buona: in alcune zone, come l’entroterra, c’è bisogno che piova un pochino per un’eccellente maturazione". Una pioggia che porti salute. Non bombe d’acqua.
C.B.