LUCA BONGIANNI
Cronaca

La seconda vita del Ciao. Anche dalla Germania per far parte del raduno. Il motorino che fa moda

In 100 per il viaggio dal viale Italia alla torre pendente di Pisa

La seconda vita del Ciao. Anche dalla Germania per far parte del raduno. Il motorino che fa moda

In 100 per il viaggio dal viale Italia alla torre pendente di Pisa

Cresce la passione per il Ciao, il mitico motorino tra i più venduti in Italia, simbolo di rinascita della Piaggio dopo l’alluvione del 4 novembre ’66. Domenica scorsa un centinaio di passionisti pontederesi e non solo (presenti appassionati da San Miniato, Calenzano, Genova e perfino un amico tedesco venuto dalla Germania) si sono dati appuntamento alla sede di viale Italia e sono partiti in sella al Ciao in direzione Pisa. Quindi l’arrivo del raduno Ciao sotto la Torre di Pisa – grazie alle autorizzazioni ricevute dal Comune – e le foto di rito con tutti i motorini schierati. Turisti dal mondo incuriositi non si sono fatti mancare foto e selfie con il mitico Ciao che negli ultimi anni sta tornando di moda sulle orme della più celebre Vespa. Un veicolo che fa simpatia, che riporta alla mente storie e ricordi passati. Quindi il pranzo al bagno della Croce Rossa a Marina e il rientro nel pomeriggio. Un centinaio di chilometri in tutto di pura passione. Erano gli anni della pandemia quando Eugenio Leone, Andrea Fiore e Claudio Mangini di Pontedera decisero di fondare il Ciao Club Pontedera. L’obiettivo era quello di andare a valorizzare il ciclomotore – attraverso iniziative e raduni, non lunghissimi vista la portata del veicolo – che dalla fine degli anni ’60 è diventato simbolo di una gioventù che conosceva intorno ai 14-15 anni libertà e autonomia. Divenne fortunata la campagna pubblicitaria delle ‘sardomobili’, le auto tutte in fila in città messe in rapporto alla libertà di guidare un due ruote.

"Le sardomobili hanno cieli di latta. Liberi chi Ciao" diceva uno slogan. Il Ciao era e resta strettamente legato a Pontedera e ai pontederesi. Fu Giuseppe Cau, recentemente scomparso, a provare il Ciao nell’estate del ’66 prima della messa in vendita. Quindi, passata la terribile alluvione del novembre ’99, nell’ottobre ’67 arriva il lancio sul mercato, alla Fiera del Mare di Genova, con Gianfranco Gemmi, presente anche lui domenica scorsa al raduno con il suo Ciao. A novembre ci sarà la visita a Casa Ilaria, un evento di beneficienza, mentre sotto le festività natalizie verranno organizzate iniziative con Babbo Natale in sella al Ciao.