"Orgoglio toscano". Così esordisce il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani entrando nel giardino di casa Cambi a Montopoli durante la festa per l’oro olimpico. "Quello che è successo a Parigi – continua il governatore – è qualcosa di straordinario, la prima volta che la nazionale di pallavolo femminile vince le olimpiadi. In Italia la pallavolo femminile è lo sport di squadra per eccellenza. Siamo qua nel cuore della Toscana a Montopoli in questa bellissima cornice per festeggiare Carlotta Cambi in una famiglia in cui, con la mamma che è allenatrice, la pallavolo è stata da sempre di casa e di formazione. Abbiamo fatto tutti il tifo per Carlotta, abbiamo visto la personalità, il carattere, il ruolo determinante che ha avuto. Viva Carlotta Cambi e viva Montopoli".
La festa in via Napraia, all’inizio del centro storico del piccolo borgo, è iniziata domenica pomeriggio da quando i cittadini di Montopoli hanno iniziato a decorare con le bandiere tricolore finestre e terrazzi. In tantissimi ieri sera hanno accolto l’atleta di ritorno da Parigi. Una festa fatta di bandiere, autografi selfie, di persone che hanno voluto vedere e toccare la medaglia d’oro dal vivo, pesarla, addirittura provarsela al collo. Intorno a casa Cambi ci sono i vicini, gli amici, i bambini e le bambine che giocano a pallavolo e i personaggi noti nel volley di Montopoli e non solo. "Com’è stato avere tutte queste persone al mio rientro? – risponde Carlotta Cambi – Con i miei genitori abbiamo voluto organizzarla così, loro sono i miei più grandi sostenitori. Ci sono sempre. Dedico questa vittoria a tutte le persone che mi sono sempre state vicino in questi anni". Un affetto che Montopoli ha dimostrato nei confronti della sua campionessa già da giorno prima, quello decisivo della partita finale con gli Stati Uniti, quando mentre lei scendeva in campo con le sue compagne per scrivere la storia dello sport italiano decine e decine di montopolesi si sono dati appuntamento nella sala consiliare del Comune per tifare insieme. E ieri in strada c’erano anche gli oggetti scaramantici della finale. Un cartello con scritto "Da Montopoli a Parigi, Carlotta facci sognare" e un pallone della pallavolo di Montopoli rimasto lì sui banchi del Consiglio per tutta la partita. Un giorno di festa per tutti, per i tanti bambini che vedono in questa ragazza un simbolo e un modello da seguire fuori e dentro il campo per gli amici di famiglia che hanno visto crescere le speranze e i sogni di una giovane atleta dai campi di periferia fino alla serie A.
A salutare Carlotta anche la comica Katia Beni da anni diventata il simbolo della Montopoli che fa della risata e del sorriso uno stile di vita. Presente la giunta quasi al completo del Comune guidato dalla sindaca Linda Vanni. Nei prossimi giorni partirà l’iter per conferire a Carlotta Cambi la benemerenza civica per ciò che sta facendo per lo sport cittadino e non solo. Si tratta di un riconoscimento che viene dato a dei cittadini che si sono distinti per dei meriti particolari. La proposta dovrà poi essere votata dal consiglio comunale di Montopoli.