di Sarah Esposito  Se c’è uno strumento senza tempo capace di far comunicare le persone quello è la radio. Lo sanno bene i soci dell’associazione radioamatori di Pontedera che condividono la passione per un mezzo che incarna la sicurezza del passato al servizio delle tecnologie presenti e future. Sul tavolo della sala del consiglio comunale di palazzo Stefanelli fa bella mostra di sé la radio con cui un radioamatore è riuscito in quel 4 novembre del ’66 ad avvisare che l’alluvione aveva colpito anche Pontedera. Un annuncio che ha fatto arrivare in città i primi soccorsi. "Il racconto di questo episodio, racchiude tutto lo spirito dei radioamatori. La passione e quell’ingegno che porta a trovare una soluzione quando una via d’uscita sembra non esserci". Le parole sono di Florio Franchi, Stefano Becagli, Carlo Magretti e Gigi Doveri durante la conferenza stampa di presentazione del mercatino di scambio radioamatoriale di Pontedera, in programma domenica 29 gennaio dalle 9 alle 16. "Ringrazio l’Ari – ha aperto la conferenza il vicesindaco Alessandro Puccinelli – per la proficua collaborazione che portiamo avanti da tempo, durante gli eventi e in caso d’emergenza durante le calamità". Il mercatino, giunto alla quinta edizione, torna negli spazi del centrum sete sois dopo il cambio di location dovuto alla pandemia. Saranno presenti 35 espositori per 60 banchi e sarà a Pontedera anche una delegazione del Ministero delle imprese per permettere il disbrigo delle pratiche burocratiche e per mostrare il mezzo con cui vengono eseguiti i controlli sulle radiofrequenze dannose. "Purtroppo – spiegano i radioamatori – ci sono pochi ragazzi che si avvicinano a questo mondo. Il nostro obiettivo è quello di dimostrare che laddove i cellulari falliscono, senza l’utilizzo della corrente o perché in una zona senza copertura di segnale, la radio arriva. Non è un caso se forniamo servizio da tanti anni anche durante eventi prestigiosi come il Teatro del Silenzio". Per avvicinare altri appassionati al mondo della radio, l’associazione organizza dei corsi, online e di presenza, per offrire la preparazione necessaria a superare l’esame del ministero. "Al mercatino – continuano – sarà presente anche Giovanni Baroni che porterà la famosa bobina di Tesla, un trasformatore in grado di generare fulmini simili a quelli di origine atmosferica. Cosa serve per far parte della nostra associazione? Passione, ingegno e tanta voglia di sperimentare". Parola di chi comunica sulle frequenze pontederesi dal 1981.

Cronaca

di Sarah Esposito

Se c’è uno strumento senza tempo capace di far comunicare le persone quello è la radio. Lo sanno bene i soci dell’associazione radioamatori di Pontedera che condividono la passione per un mezzo che incarna la sicurezza del passato al servizio delle tecnologie presenti e future. Sul tavolo della sala del consiglio comunale di palazzo Stefanelli fa bella mostra di sé la radio con cui un radioamatore è riuscito in quel 4 novembre del ’66 ad avvisare che l’alluvione aveva colpito anche Pontedera. Un annuncio che ha fatto arrivare in città i primi soccorsi.
"Il racconto di questo episodio, racchiude tutto lo spirito dei radioamatori. La passione e quell’ingegno che porta a trovare una soluzione quando una via d’uscita sembra non esserci". Le parole sono di Florio Franchi, Stefano Becagli, Carlo Magretti e Gigi Doveri durante la conferenza stampa di presentazione del mercatino di scambio radioamatoriale di Pontedera, in programma domenica 29 gennaio dalle 9 alle 16. "Ringrazio l’Ari – ha aperto la conferenza il vicesindaco Alessandro Puccinelli – per la proficua collaborazione che portiamo avanti da tempo, durante gli eventi e in caso d’emergenza durante le calamità". Il mercatino, giunto alla quinta edizione, torna negli spazi del centrum sete sois dopo il cambio di location dovuto alla pandemia. Saranno presenti 35 espositori per 60 banchi e sarà a Pontedera anche una delegazione del Ministero delle imprese per permettere il disbrigo delle pratiche burocratiche e per mostrare il mezzo con cui vengono eseguiti i controlli sulle radiofrequenze dannose. "Purtroppo – spiegano i radioamatori – ci sono pochi ragazzi che si avvicinano a questo mondo. Il nostro obiettivo è quello di dimostrare che laddove i cellulari falliscono, senza l’utilizzo della corrente o perché in una zona senza copertura di segnale, la radio arriva. Non è un caso se forniamo servizio da tanti anni anche durante eventi prestigiosi come il Teatro del Silenzio".
Per avvicinare altri appassionati al mondo della radio, l’associazione organizza dei corsi, online e di presenza, per offrire la preparazione necessaria a superare l’esame del ministero. "Al mercatino – continuano – sarà presente anche Giovanni Baroni che porterà la famosa bobina di Tesla, un trasformatore in grado di generare fulmini simili a quelli di origine atmosferica. Cosa serve per far parte della nostra associazione? Passione, ingegno e tanta voglia di sperimentare". Parola di chi comunica sulle frequenze pontederesi dal 1981.

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