CARLO BARONI
Cronaca

La morte del giovane Salvatore a Varsavia, scoop di "Chi l'ha visto?": parla l'amico

I genitori di Cipolletti in Polonia: hanno visitato il palazzo dal quale è caduto il 25enne. Poi l’incontro col misterioso amico polacco

Mary e Carmine Cipolletti hanno incontrato Adrian grazie a "Chi l’ha visto?"

Ponsacco (Pisa), 17 aprile 2020 - "Hanno mentito, secondo me erano tutti sotto l’effetto di droghe". Il misterioso Adrian, informatico polacco, è l’unico ad aver scelto di parlare, ma è convinto anche che quello che è successo al settimo piano di un palazzo di Varsavia, un anno fa, sia stata solo una tremenda disgrazia. "Lui conosce la verità", scrisse Salvatore Cipolletti , 25enne di Ponsacco, pochi attimi prima di morire volando giù dal terrazzo di quella casa. E lui è Adrian.

Carmine e Mary, i genitori del ragazzo che era in vacanza con altri tre amici (un lucchese, un polacco e un croato) – che non hanno mai creduto al suicidio del figlio – sono volati in Polonia accompagnati da "Chi l'ha visto?", un anno dopo quella tragedia. Per la prima volta sono saliti e si sono abbracciati, in un crescendo di dolore, anche su quel balcone dopo aver incontrato Adrian.

Cosa sa Adrian della fine di Salvatore? Il giovane non era nell’appartamento, ma era in contatto con loro. "Non ero proprio l’amico di Salvatore, l’ho visto solo tre volte – racconta ai microfoni di Chi l’ha visto? – Non penso che quella sera ci sia stato un gioco. Sicuramente non riprendevano con il cellulare: è stato un attimo, è andato sul balcone, si è girato". Da qui il volo. "Sono convinto che Salvatore si sia buttato giù", ha detto Adrian guardando i genitori del 25enne. "Penso che fossero tutti drogati e che non ci fosse nessun trip sitter", ovvero una specie di guardiano che resta sobrio durante le esperienze allucinatorie del gruppo.

Salvatore Cipolletti
Salvatore Cipolletti

"La mia teoria – spiega – è che non hanno detto la verità per non autoaccusarsi, secondo me tutti erano sotto l’effetto di droga": la comprava Salvatore, ha riferito Adrian, sul darkweb, e questa arrivava a Varsavia in una casella postale. "Vi dico che la verità per me è che si tratta di una terribile disgrazia – ha concluso – senza colpevoli, si tratta della droga e delle decisioni prese in maniera sbagliata, ma non si tratta di un omicidio". Eppure la morte di Salvatore Cipolletti resta un giallo con tanti punti da chiarire come gridano i genitori. Un’indagine è stata aperta dalla procura di Varsavia verso ignoti per istigazione al suicidio.

Un fascicolo è sul tavolo anche della magistratura italiana sulla spinta delle investigazioni difensive del’avvocato Andrea Di Giuliomaria che assiste i genitori di Cipolletti. Ma molti misteri restano in piedi. Perché sulla morte del ragazzo si agitano le ombre del mondo degli psiconauti e del dark web dove si può acquistare di tutto: dalla droga alle armi, anche commercializzare video raccapriccianti. O dove si possono acquistare prodotti per fare viaggi in preda alle allucinazioni e andare fino all’estremo, ad uno stato di premorte. In quella casa si stava compiendo uno dei quei viaggi? Salvatore Internet lo conosceva bene: utilizzava un sistema operativo per avere la massima privacy ed essere invisibile. E uno degli ultimi passi del ragazzo nella rete porterebbe proprio dentro il web più oscuro. © RIPRODUZIONE RISERVATA