La libreria che diventa comunità: "Uno spazio da vivere aperto a tutti". Oltre ai libri un ritrovo per il confronto

L’obiettivo di “aVeglia“: "Creare un luogo reale e non fittizio come quello dei social dove tutto si basa sui like"

La libreria che diventa comunità: "Uno spazio da vivere aperto a tutti". Oltre ai libri un ritrovo per il confronto

L’obiettivo di “aVeglia“: "Creare un luogo reale e non fittizio come quello dei social dove tutto si basa sui like"

di Ilenia Pistolesi

POMARANCE

Andare a veglia: nel linguaggio toscano di un tempo la frase assumeva, soprattutto nelle campagne, quel desiderio di ritrovarsi nelle case, gomito a gomito sulle panchine a chiacchierare, nei minuscoli circoli di paese. Ed è da questo modo di dire, un patrimonio di socialità e memorie, che è sbocciata, nel 2023, la libreria “aVeglia“ di Pomarance, un vero e proprio guscio aperto al mondo e portato avanti dallo spirito di volontarie e volontari, con il supporto dell’associazione Le Amiche di Mafalda che si occupa di violenza di genere. La libreria, nel cuore del capoluogo geotermico, è uno spazio che, nella sua genesi, ha avuto un’impronta dedicata a scrittrici e poetesse per poi ramificarsi in ogni tipo di genere letterario, dalla narrativa italiana e straniera al noir, dalla linguistica ai viaggi, dalla storia fino alla sociologia. Una libreria atipica, sideralmente lontana da ogni stereotipo. "L’idea è nata da una persona che stava attraversando un momento di difficoltà. Idea che ha trovato subito un terreno fertile di condivisione con altre persone e con l’associazione Le Amiche di Mafalda - spiegano volontarie e volontari - “aVeglia“ rispecchia questo desiderio condiviso di aprirsi alla nostra comunità, in un momento storico in cui la socialità non è più così autentica come quando, appunto, si andava a veglia. Creare perciò uno spazio reale, non fittizio come quello dei social, dove tutto si calibra su un pollice alzato".

La libreria che si regge sul volontariato, infatti, rappresenta anche un luogo fisico intriso di incontri, di dialettica, di moto per creare una massa critica. Libri usati, eventi, uno spazio per i più piccoli, giochi da tavolo, panchine fuori per dialogare. "Abbiamo vissuto un’onda di aiuto da parte di tutta la comunità: c’è chi ci ha regalato non solo libri ma anche mobili, scaffali, sedie e oggetti di arredamento. E un generoso critico letterario - sottolineano dalla libreria - ci ha donato ben 3 mila volumi. Oltre ai libri, il progetto si propone come spazio aperto, laddove mancano luoghi del genere in paese, creando non per forza un clima intellettuale, ma un posto che si nutre anche di desideri. Tutti avvertiamo il bisogno di recuperare spazi reali e genuini di confronto e incontro, ed è questo l’asse portante di “aVeglia“.

Non solo una libreria, ma un ambiente da vivere. Abbiamo creato movimento in paese, rivitalizzando anche una zona del centro storico. E chi propone eventi, viene alla libreria in maniera del tutto gratuita". La libreria ha aperto pagine su Facebook e Instagram, l’obiettivo, è "richiamare in questo luogo un target più giovane".