
di Ilenia Pistolesi
Un Messaggio, con la M maiuscola, intriso di Pace e Compassione. E’ una lettera che arriva da Sua Santità il Dalai Lama, inviata all’istituto buddiista di Pomaia Lama Tzong Khapa in occasione del Festival del Tibet, che il centro del buddismo tibetano più importante d’Europa cullerà nel proprio cuore il 9 e 10 settembre. "Siamo felici e pieni di gratitudine – scrive l’istituto – I principi di gentilezza amorevole, compassione e saggezza propri di questa filosofia di pace, di cui Sua Santità è la massima espressione, ispirano da quasi cinquant’anni ogni attività dell’Istituto Lama Tzong Khapa. Il 9 e 10 settembre sarà una bellissima festa L’occasione per riportare all’attenzione di tutti la storia passata e presente di un popolo che da oltre sessant’anni vive in esilio, facendone conoscere la grande ricchezza spirituale e culturale: il prezioso patrimonio di saggezza del Tibet appartiene al mondo intero".
Ed ecco il messaggio del Dalai Lama inviato a Pomaia: "Saluto calorosamente l’Istituto Lama Tzong Khapa e tutti i partecipanti al terzo Festival del Tibet che si svolge a Pomaia in Italia. Fin dalla mia prima visita all’Istituto ho notato con piacere che avete sempre messo in pratica i suggerimenti per renderlo un vero centro di apprendimento del Buddhismo Tibetano, compreso l’aspetto culturale".
Il Dalai Lama ricorda la storica visita a Pomaia nel 2014. Un momento storico "Quando sono stato a Pomaia nel 2014 ho parlato dei tre aspetti del Buddhismo Tibetano: l’aspetto religioso, l’aspetto filosofico e l’aspetto della cultura. I numerosi programmi che avete per i due giorni del festival daranno un’idea della ricca eredità culturale Buddista Tibetana di pace e compassione che ha un grande potenziale per contribuire allo sviluppo dell’umanità in generale. Potrete anche capire come ci siamo sforzati di preservare e promuovere questa cultura in esilio, anche se essa continua ad affrontare sfide nella nostra patria, il Tibet".
Il Dalai Lama riprende gli elementi fondanti del suo impegno: " Dalla mia parte continuo a portare avanti, come ho fatto per tutta la vita, i miei quattro impegni tra cui la promozione del senso di un’unica famiglia umana nel mondo. Questi impegni sono tutti volti a contribuire, per quanto posso, ad un modo pacifico sulla base dello studio dell’antica saggezza Indiana e della nostra cultura Buddhista Tibetana che è derivata dalla tradizione di Nalanda. Mi congratulo con l’Istituto e con i suoi sostenitori per aver proseguito il vostro lavoro di studio della cultura Buddhista Tibetana e per tutto ciò che state facendo per aiutare il popolo tibetano, anche attraverso questo festival".