La Cgil alla Biancoforno: "Si torni al confronto"

Il clima resta teso fra Cgil e Biancoforno. Tuttavia è in corso la rircerca di aperture e convergenze per riaprire...

La Cgil alla Biancoforno: "Si torni al confronto"

La Cgil alla Biancoforno: "Si torni al confronto"

Il clima resta teso fra Cgil e Biancoforno. Tuttavia è in corso la rircerca di aperture e convergenze per riaprire il confronto. "In occasione del presidio dello scorso 14 maggio davanti ai cancelli della Biancoforno, la Flai Cgil, a seguito di un incontro avvenuto tre giorni prima con l’azienda e a dimostrazione di come continui a cercare il confronto – spiega una nota –, aveva sospeso il programmato sciopero in quanto era arrivato dalla Biancoforno l’impegno ad aprire un tavolo, garantendo al contempo il ripristino di un clima di relazioni sindacali più disteso". "Auspicavamo una seria riflessione da parte dell’azienda sulla necessità di dare concrete risposte alle questioni poste dai lavoratori e dalla Flai Cgil in merito all’assenza di orari lavorativi – prosegue il sindacato – auspicavamo che l’azienda avviasse davvero un confronto per discutere dell’organizzazione del lavoro. Peccato che l’azienda abbia portato avanti intimidazioni e pressioni sui lavoratori e abbia fatto notificare una querela alla segretaria della Flai di Pisa (arrivata la sera prima del presidio). Cose che ci hanno costretto a non poter svolgere l’assemblea sui temi per cui era stata indetta: i referendum della Cgil sul lavoro".

Un muro contro muro, quindi, per il momento. E un’accusa alla Bianforno "di aver fatto scattare una caccia alle streghe". "Ricordiamo alla Biancoforno che tutto ciò che stiamo denunciando è da noi dimostrabile – sottolinea la nota –. Quanto affermiamo ha un nobile obiettivo: garantire condizioni di lavoro rispettose delle norme, garantendo alle lavoratrici e ai lavoratori la possibilità di programmare una vita libera da questi retaggi aziendali ottocenteschi. Per questo siamo a chiedere la riapertura di un tavolo di confronto serio per risolvere le criticità sollevate dai lavoratori e il ritiro della querela alla sindacalista".