
La casa rifugio antiviolenza pronta a novembre
MONTOPOLI
Nella giornata del ricordo dell’assassinio di Peppino Impastato – 45 anni fa per mano della mafia – il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi, con la vice Linda Vanni, ha effettuato un sopralluogo e fa il punto sui lavori al bene confiscato alla mafia che si trova nel suo Capanne e che diventerà un bene della collettività. "Quello della lotta alle mafie – commentano Capecchi e Vanni – è un tema che ci riguarda tutti, amministratori e cittadini, e da vicino. Oggi, in questa giornata importante, vogliamo sottolineare con i fatti l’attenzione posta sul territorio. Stiamo procedendo ai lavori sul bene confiscato che si trova nel nostro comune. Interventi possibili grazie al sostanzioso contributo della Regione Toscana". Al sopralluogo hanno preso parte la giunta comunale, i tecnici e il responsabile dell’associazione Libera. "Siamo contenti di poter restituire a breve questo immobile alla comunità destinato a casa rifugio, centro antiviolenza – continuano Capecchi e Vanni – Grazie al lavoro che stanno svolgendo il nostro ufficio lavori pubblici, con la sua responsabile l’architetta Ilaria Bellini, il progettista architetto Alessandro Bellini insieme all’architetto Giampiero Testai. Grazie anche alla ditta Fratelli Alderighi di San Miniato alla quale sono stati appaltati i lavori". Il contributo regionale è di 183mila euro, per completare la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria dell’appartamento. Entro la fine dei lavori, prevista intorno al mese di novembre, sarà pubblicato il bando per l’assegnazione dell’appartamento che sarà destinato a casa rifugio, centro antiviolenza.