Keu, la nuova battaglia Il Comune incarica un legale "Noi saremo parte civile"

Terre avvelenate, la scelta dell’amministrazione di Pontedera "Ci rivarremo sui responsabili per i costi e le conseguenze degli sversamenti".

di Carlo Baroni

Il Comune ha deliberato di dare incarico legale all’avvocato Luca Bisori del Foro di Firenze per avanzare la richiesta di costituzione di parte civile nell’ambito del procedimento giudiziario dell’inchiesta Keu. La delibera dell’amministrazione guidata dal sindaco Matteo Franconi, nel disporre la decisione, richiama l’avviso di conclusione delle indagini dellala Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze – sull’inchiesta con al centro la presunta "gestione abusiva, traffico e smaltimento di fanghi contaminati e rifiuti dell’industria conciaria denominati Keu". Fatti per i quali è interessato anche il territorio di Pontedera.

"È primario interesse dell’amministrazione comunale procedere in tempi brevi con la costituzione di parte civile – si legge – al fine di rivalersi sui responsabili che la competente autorità giudiziaria vorrà individuare per i costi e le conseguenze dirette e indirette" che gli sversamenti di rifiuti ritenuti tossici "hanno avuto e avranno sulla salute dei cittadini, nonché sul territorio, ambiente ed economia". A seguito della attuazione della riforma Cartabia la costituzione di parte civile può avvenire per l’udienza preliminare (ancora da fissare) e, successivamente, prima che siano ultimati gli accertamenti relativi alla costituzione delle parti.

Era l’aprile del 2021 quando venne scoperchiato l’enorme vaso di Pandora chiamato Keu, l’inchiesta della magistratura che punta a far luce anche sulle infiltrazioni della ’ndrangheta in Toscana, sugli appetiti illeciti negli appalti, ma anche e soprattutto sullo sversamento di sostanze ritenute tossiche in 13 zone della regione, tra cui alcune in provincia di Pisa (a Pontedera, Crespina e Peccioli), o nel rilevato stradale con cui è stata costruita una parte della nuova statale 429, nel Comune di Empoli. Il keu – secondo quanto ricostruito – in uscita dell’impianto Aquarno di Santa Croce veniva conferito dal 2012 alla ditta Lerose di Pontedera che, nella prospettazione accusatoria, lo riciclava in modo non conforme in riempimenti e sottofondi stradali perché avrebbe potuto rilasciare nel suolo e nelle acque solfati, cloruro e cromo. Invece sarebbe finito a tonnellate, appunto, in mezza Toscana.

E’ l’inchiesta, questa, che travolse anche il distretto conciario di Santa Croce – dove veniva prodotto il Keu – e sconvolse la politica toscana. Da quella data sul fronte giudiziario dell’inchiesta la Procura ha notificato a fine 2022 la chiusura delle indagini a 6 aziende e 25 indagati tra politici, dirigenti pubblici e imprenditori, con le accuse che vanno, a vario titolo, dall’associazione a delinquere finalizzata a traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale, oltre che indebita erogazione di fondi pubblici e corruzione in materia elettorale.