ROBERTO BOLDRINI
Cronaca

Inviata la Pec che certifica l’uscita. E’ certo l’addio dei quattro Comuni

Lajatico, Terricciola, Peccioli e Chianni se ne vanno. Ora tanti rebus

L’ingresso (o l’uscita, a seconda di come si vuol vedere) dell’Unione Valdera

Pontedera, 15 marzo 2016 - Il distacco dei comuni di Chianni, Lajatico, Peccioli e Terriciola dall’Unione Valdera sembrava di fatto acquisito, ma il timbro ufficiale di una posta elettronica certificata (pec) conferisce alla questione dei contorni più netti. Sembra in effetti che la pec sia partita, e con lei il contenuto più volte dichiarato nelle settimane scorse dai vertici delle amministrazioni del 4 comuni «secessionisti». Trattandosi di strumento che corre in rete, non c’è da dubitare che la pec sia arrivata. I sindaci di Chianni, Lajatico e Peccioli, contattati da «La Nazione», non hannno confermato e neppure smentito. Questo probabilmente per lasciare aperto il campo a ulteriori riflessioni. Comunque la palla è stata scagliata nel campo per così dire avverso, quello della dirigenza dell’Unione, da cui è attesa una reazione. Si delineano così una «Grande Unione», rimasta orba dei 4 comuni, e una «Piccola Unione». La sterzata della pec lascerebbe aperta la futura collocazione dei comuni-cerniera tra bassa e alta Valdera: Capannoli e Ponsacco, dove pare sia in corso di elaborazione un documento che prelude all’uscita. «Tornare indietro rispetto al livello di condivisione dei servizi che abbiamo raggiunto mi pare un errore», commenta Arianna Cecchini sindaco di Capannoli, ribadendo quanto già espresso pubblicamente di recente. E’ l’adesione a un concetto del territorio della Valdera come ambito territoriale ottimale. «All’interno di questo ambito i servizi possono essere erogati anche in sotto ambiti di 3-4 comuni, come accade nell’esperienza su alcuni servizi di Bientina, Buti e Calcinaia. Uscire senza poi pensare alla fusione mi domando che senso abbia. Se anche noi arriveremo a parlare di fusioni è chiaro poi che si tratterà di un discorso coi comuni vicini». Ma più verso Ponsacco o verso l’alta Valdera? «Per questo occorre incontrarsi e parlarsi. L’importante è plasmare un territorio ben organizzato».

Ne avrà l'Unione la capacità con un assetto ridimensionato? La progettualità non manca di certo, anzi pare che l’Unione abbia anche intrapreso il percorso per l’acquisizione della proprietà della sede attuale. Un elemento da cui trasparisce sicurezza. Quanto ai servizi il monito «tutti non possono fare tutto» ha in effetti una sua efficacia, specialmente se si rammentano le politiche regionali che privilegiano appunto la progettualità di rete, di ambiti territoriali sovracomunali. «Se l’ufficialità del distacco fosse confermata ne sarei dispiaciuto - afferma Marco Gherardini, sindaco di Palaia e vicepresidente dell’Unione - perché, pur ammettendo l’esigenza di riformare l’Unione per come la conosciamo, auspico ancora che questo si possa fare tutti assieme». E l’auspicio, dato che siamo nel campo della mediazione politica, non pare campato in aria.