Inchiesta Keu, occhi puntati sulla polvere nera

Scandalo rifiuti, c’è attesa sul responso della analisi del materiale prelevato lungo la Sr 429. Presto saranno fatti altri campionamenti

Inchiesta Keu

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Santa croce, 16 maggio 2021 - Gli occhi, ora, sono puntati sul responso che arriverà dalle analisi della "polvere nera" prelevata da carabinieri (Nucleo operativo ecologico e Forestali) e Arpat durante i campionamenti disposti sul quinto lotto della strada regionale 429, uno dei siti dove c’è il sospetto che sia stato usato il Keu, l’inerte finito sotto la lente, che è nero.  

Solo le analisi del laboratorio diranno se si tratta dello scarto che usciva dall’impianto Aquarno di Santa Croce e che, secondo gli inquirenti della procura antimafia di Firenze, veniva riciclato per riempimenti e sottofondi stradali nonostante, secondo le indagini, non ne fosse consentita tale modalità di recupero perché avrebbe potuto rilasciare nel suolo e nelle acque solfati, cloruro e cromo. Invece sarebbe finito a tonnellate in mezza provincia (anche a Pontedera, Peccioli, Pisa) e anche altrove. Nei prossimi giorni saranno fatti altri campionamenti sempre sulla 429.

Sul fronte giudiziario, dopo le prime modifiche su alcune misure cautelari (l’imprenditore Francesco Lerose, ha lasciato il carcere per i domiciliari e il direttore dell’Associazione Conciatori di Santa Croce Aldo Gliozzi ha ottenuto la revoca dei domiciliari sostituiti con una misura interdittiva) nei prossimi giorni, si apprende, il gip di Firenze dovrebbe esprimersi su alcune richieste di dissequestri avanzate dai difensori degli indagati che si sono visti congelare conti e risparmi.

Tutto questo mentre il distretto di Santa Croce travolto dallo scandalo resta sotto choc e in silenzio. Il tavolo di distretto presieduto dalla sindaca di Santa Croce Giulia Deidda, sollecitato da più parti, infatti non si è ancora riunito: indiscrezione parlano di attesa dei nuovi vertici dell’Associazione Conciatori che dovrebbero uscire dall’assemblea del 27 maggio (con il passaggio del testimone tra Maila Famiglietti e un nuovo presidente), mentre con l’assemblea di giovedì scorso, alla presenza dei legali, è stato fatto il punto sull’inchiesta. Anche la politica, però, è sotto choc dopo essere stata colpita dall’inchiesta Keu su traffico illecito di rifiuti e corruzione che indaga, complessivamente 19 persone. E proprio alla politica parla una dura nota di Libera Pisa e Toscana che ieri ha dato vita ad un presidio in piazza dei giardini a Santa Croc e: "Non è sufficiente espr imere fiducia nella magistratura e nel lavoro delle forze dell’ordine, con la speranza che sia fatta chiarezza quanto prima "dato che quella che si sta consumando è una crisi politica, istituzionale e culturale che coinvolge un’intera comunità: la politica sembra aver perso un forte riferimento etico, con delle strutture-partito ridotte sempre più a comitati elettorali privi di una forte e solida base popolare e questa intrinseca debolezza la espone al rischio di trovarsi assoggettata a interessi economici di parte e trame oscure".

Da qui l’auspicio di Libera "che questa vicenda sia anche un’occasione per tornare a riflettere sul ruolo dei partiti e sul tema del loro finanziamento, che deve tornare ad essere pubblico e trasparente".

Secondo Libera "il tentativo di declassificazione votato a maggio del 2020 dal consiglio regionale, con un emendamento ad una legge (poi impugnata per incostituzionalità dal Ministero dell’Ambiente alla Corte costituzionale) rappresenta il cuore del supposto coinvolgimento della politica nell’inchiesta attuale". Anche per questo c’è sconcerto e imbarazzo.