
Le forza in campo per sostenere il settore che deve fare i conti anche con il regolamento Ue anti deforestazione
Cresce la mobilitazione per sostenere le imprese del conciario che rischiamo di essere fortemente svantaggiate dal Regolamento Ue anti deforestazione. "La lettera inviata dal ministro Gilberto Pichetto Fratin alla Commissione Europea segna un punto di svolta: l’Italia chiede formalmente a Bruxelles di rivedere una norma che, così com’è, rischia di distruggere una delle filiere più virtuose e strategiche del Made in Italy, quella della pelle", dicono Lorenzo Paladini, segretario provinciale di Forza Italia Pisa, e Michele Altini, vice segretario provinciale e responsabile dell’area del Cuoio.
"Il Ministro Pichetto chiede con chiarezza alla Commissione Europea una posizione netta e definitiva sulla questione della geolocalizzazione, aprendo la strada alla possibilità di esentare dall’obbligo i prodotti provenienti da Paesi a basso rischio. È un passaggio cruciale – spiegano – reso possibile anche grazie ai buoni rapporti che Forza Italia coltiva all’interno del Partito Popolare Europeo".
Il regolamento sull’importazione di materie prime da aree a rischio deforestazione impone, a partire dal 2025, obblighi di tracciabilità estremamente onerosi, tra cui la geolocalizzazione di tutti i terreni da cui provengono le pelli bovine. Un onere sproporzionato, inattuabile in molti casi, che minaccia direttamente la competitività dei produttori europei e il futuro del settore.
"I dati parlano chiaro – sottolineano –: secondo lo studio della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa commissionato da Unic, non esiste alcun legame diretto tra pelle e deforestazione. La pelle è un sottoprodotto dell’industria alimentare, non ne orienta la domanda. Il suo utilizzo, anzi, riduce lo spreco e valorizza ciò che altrimenti sarebbe un rifiuto". In Toscana, il distretto del Cuoio rappresenta una delle eccellenze manifatturiere e artigianali più apprezzate nel mondo.