REDAZIONE PONTEDERA

Il Tar boccia il ricorso della Greppia contro il Comune sui locali del Macca Macelloni: "Avanti con il progetto"

PECCIOLI

Il Tar, con fresca sentenza, respinge il ricorso presentato contro il Comune di Peccioli promosso dalla Greppia Srl. Tutto nasce da un contenzioso legato ai locali, dal civico 12 al civico 15 in piazza del Popolo, e i civici 2 e 4 in via Matteotti, posti tutti al piano terra dello storico edificio che si affaccia sul loggiato di fronte alla piazza e che versano, da anni, in condizioni di abbandono.

"Non vi è né un diritto né un interesse protetto a priori dei privati a sostituire la propria iniziativa a quella pubblica – si legge nella sentenza - Tale interesse insorge solo allorché nell’ambito degli strumenti urbanistici venga inserita apposita e specifica previsione circa la compatibilità della destinazione a uso collettivo di un determinato bene con l’iniziativa privata, essendovi prima di tale decisione solo un’opzione di politica amministrativa rimessa al merito delle scelte degli organi politici".

Il Tar sostiene che l’iniziativa di recupero dell’amministrazione di un luogo in abbandono era del tutto giustificata. "Nel caso di specie l’uso che dei beni intende fare il Comune è del tutto diverso da quello della Greppia Srl, la quale non avrebbe inteso realizzare un’opera di interesse collettivo come lo spazio polifunzionale per l’arte e la creatività ma solo dei fondi a uso commerciale. Il ricorso, pertanto, deve essere respinto". Dopo un intervento di riqualificazione, gli spazi diventeranno un punto di riferimento del Macca, museo di arte contemporanea a cielo aperto.

"Ci fa piacere che la sentenza del Tar vada in questa direzione e ci permette di portare avanti un progetto prestigioso – commenta il sindaco Renzo Macelloni (nella foto) – Questo, poi, conferma come i nostri uffici siano altamente qualificati e di questo, come sindaco, non posso che esserne orgoglioso. Questa sentenza darà materia sulla quale riflettere al capo dell’opposizione. Magdi Nassar aveva sostenuto più volte, in maniera imprudente e senza essere suffragato dai fatti, che questo progetto era nato per danneggiare un suo sostenitore privilegiato".

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