Un altro passaggio di consegne nel consiglio comunale di San Miniato, uscito dal voto amministrativo del giugno scorso. Stavolta il cambiamento è carico di significati. Si è dimesso – da quanto abbiamo appreso – Lucio Gussetti, che era il candidato sindaco di Vita Nova, la formazione civica che aveva lanciato più di ogni altro gruppo o partito, la sfida al sindaco uscente Simone Giglioli. Gussetti è stato l’artefice di una campagna elettorale pressante, supportato da uno schieramento ampio che ha riunito volti nuovi in politica e pezzi di Lega e di Fratelli d’Italia. Un’esperienza nuova che non è stata premiata dagli elettori.
Al posto di Gussetti entra la vincitrice assoluta della amministrative, Manola Guazzini che – nonostante le sue oltre 300 preferenze – era rimasta fuori dal consiglio comunale, avendo Vita Nova ottenuto un solo seggio, in questo caso spettante al candidato sindaco. Guazzini – un passato lunghissimo in politica, con esperienze di assessore in Provincia e in Comune – è stata nella precedente legislatura la più tenace avversaria di Giglioli a capo della lista civica CambiaMenti. Aveva scelto di schierarsi con Gussetti nel tentativo di scardinare il Pd del quale, in passato, aveva fatto parte. Accetterà di entrare in consiglio? "Penso di accettare – dice Guazzini –. Con le dimissioni di Gussetti il consiglio comunale di San Miniato perde senza dubbio una presenza autorevole, un uomo di grandi professionalità che aveva deciso di impegnarsi con passione per San Miniato. Nei prossimi giorni il nostro gruppo farà una riunione e affronteremo anche il tema di questo passaggio. Sarà in quella sede che prenderò la decisione definitiva".
"Come sarà la mia presenza in consiglio comunale? Nessun apparentamento con i gruppi che vi sono rappresentati, staremo all’opposizione del Pd, del sindaco Giglioli che è stato riconfermato e della giunta che ha nominato. Una opposizione chiara e coerente con tutto quello che abbiamo detto in campagna elettorale e con quanto avevo fatto nei cinque anni precedenti. Questi i punti fermi. Ripartirò da lì".
Carlo Baroni