
di Gabriele Nuti
Dal medioevo a oggi le diverse stratificazioni e le modifiche epocali dell’attuale Castel Tonini di Buti, hanno ovviamente contribuito a nascondere tesori e reperti. Che ora emergono. Sono in corso dall’inizio di autunno, infatti, i lavori di ristrutturazione del simbolo del paese alle pendici del monte Serra.
"Fra i vari interventi effettuati vi è stato lo scavo archeologico compiuto a seguito della rimozione del pavimento nella parte dell’ex circolo ricreativo che ha portato alla luce quelle che sono le tracce della vecchia fortificazione medievale - le parole della sindaca Arianna Buti - Da questo scavo sono emerse le vecchie mura che probabilmente rappresentavano il perimetrale a valle del primitivo complesso architettonico che svolgeva anche funzione di contenimento e terrazzamento del versante. Sempre in questa area è stato rinvenuto un antico silos di stoccaggio dove al suo interno sono stati ritrovati alcuni manufatti in ferro, altri manufatti litici e alcuni frammenti ceramici fra cui alcuni di maiolica arcaica tarda". E’ chiaro che questi ritrovamenti, seppur molto apprezzati, hanno rallentato i lavori di restauro del castello. E’ intervenuta, come è normale e giusto che sia in casi come questi, la Soprintendenza dei beni architettonici e culturali ed è seguita l’analisi dei reperti. "L’analisi di questi reperti, confrontabili con esemplari di cronologia certa - spiega ancora la sindaca Buti - ha permesso di verificare che l’attività di riempimento del silo occupò un arco temporale ristretto, compreso tra la fine del XV secolo e il XVI secolo. Grazie a questo studio abbiamo potuto ampliare le conoscenze sulle origini non solo del Castello di Buti ma di tutto il borgo. I lavori di restauro continuano a ritmo serrato per poter restituire prima possibile il castello alla comunità di Buti".
"Andiamo avanti con i lavori, nonostante le complicanze del momento dovute al Covid - conclude la sindaca di Buti, Arianna Buti - Al termine del 2022 questo primo lotto di ristrutturazione sarà terminato, mentre per il secondo lotto stiamo lavorando alla progettazione per poi poter procedere alla richiesta di finanziamento. Il primo lotto, quello in corso, è finanziato con 200mila euro della Regione, 200mila euro del Comune e 430mila euro di Fondazione Pisa per un totale di 830mila euro. Lo Stato ha finanziato la progettazione del secondo lotto dei lavori, mentre abbiamo ricevuto altri 150mila euro per l’allestimento del museo multimediale a Castel Tonini restaurato".