"Il liceo linguistico a Santa Chiara"

Tutte le spine del caso Marconi, tra vecchia sede e prospettive future. Il gruppo Cambiamenti lancia la proposta

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Il liceo, per San Miniato, resta un nodo sempre più intricato da sciogliere. Un puzzle. Si parla di nuova sede da anni. Ma l’obiettivo è lontano. Come dare al "Marconi" un nuova scuola? Come mettere le gambe ad un futuro per il vecchio liceo che cade a pezzi ed è in attesa di demolizione da tanto tempo? Quanto ancora la sede provvisoria deve restare a La Scala dove i ragazzi sono stati trasferiti, ormai da anni, dalla precedente sede provvisoria? Il caso è sempre foriero di polemiche sotto la Rocca dove la ferita è aperta dalla prima decade degli anni Duemila quando, all’improvviso, emerse che il vecchio Marconi doveva essere abbandonato. E da allora è un monumento al degrado alle porte della città, ora di certo davvero inagibile, tra crepe e abbandono.

Sulla vicenda continuano a fioccare le polemiche non solo per le condizioni di questa struttura, ma anche perché alla questione liceo è legato il futuro del polo scolastico di San Miniato.

All’attacco torna la lista CambiaMenti.

"Noi da anni ci battiamo perché venga ripresa in seria considerazione l’ipotesi del polo scolastico a partire dal recupero dell’area della vecchia sede, dall’integrazione delle strutture con quelle del Cattaneo, in concomitanza con la messa in sicurezza del versante nord della collina di San Miniato – dice il capogruppo Manola Guazzini –. . E pensiamo che anche la soluzione definitiva non possa essere rinviata più che tanto, perché il nuovo piano strutturale non potrà non contenerla".

"Abbiamo di recente proposto anche il reperimento in edifici storici adiacenti di altri spazi didattici utilizzabili dall’una o dall’altra delle due scuole autonome a seconda dell’andamento dei flussi delle iscrizioni, che sarà condizionato nei prossimi anni anche dal calo demografico – aggiunge Guazzini – . E a tale scopo in un documento che abbiamo presentato mesi fa, e poi anche in un’interpellanza, abbiamo proposto “un recupero totale a uso scolastico, fatta eccezione per lo spazio museale attualmente esistente che dovrà essere salvaguardato, del Conservatorio di Santa Chiara. Questo, secondo CambiaMenti potrà ospitare strutture didattiche utilizzabili di volta in volta dai due istituti – a seconda delle oscillazioni della frequenza nei vari indirizzi.

E già per la prospettiva del prossimo anno scolastico, secondo Guazzini, bisognerebbe prevedere di collocare nel Conservatorio di Santa Chiara, "oltre alle aule attualmente utilizzate dal Cattaneo, l’intero indirizzo linguistico del Liceo Marconi, in modo da evitare mortificanti e costosi spezzatini". da più parti viene invocata una soluzione rapida.

C. B.