"Il Comune deve salvare la casa di riposo"

Assemblea gremitissima alla Misericordia sul caso Del Campana Guazzesi e polemiche contro la giunta. Il sindaco: "Faremo di tutto"

di Carlo Baroni

SAN MINIATO

"Il Comune può intervenire subito per salvare la casa di risposo, ha le risorse per farlo e anche il dovere morale". Alberto Cioni, ex presidente del Del Campana Guazzesi - una vita in politica, già segretario del sindaco di San Miniato e poi di quello di Santa Croce – ha snocciolato, come in un rosario, tutti i precedenti nei quali l’amministrazione comunale si è frugata in tasca ed aiutato la casa dei nonni a crescere, adeguarsi ai tempi, fino a diventare una struttura d’eccellenza, un modello di assistenza agli anziani.

Una casa di risposo che oggi ha un pericoloso rosso di bilancio. Una situazione finanziaria per la quale l’intero Cda ha rassegnato le dimissioni. Gli scenari che ci sono davanti ad un istituzione che ha superato il secolo di vita preoccupano il territorio. Tant’è che era gremitissima la sala "Mancini" della Misericordia di San Miniato Basso per l’assemblea pubblica indetta dal dottor Andrea Ferreri con l’obiettivo di mettere in piedi un comitato popolare che sostenga iniziative finalizzate a salvare il Del Campana Guazzesi. Il dottor Ferreri - e con lui l’architetto Emilio Bertini, presidente dell’associazione "Gli amici del Campana" - hanno illustrato il progetto e la volontà che c’è alla base dell’iniziativa: fare in modo che la casa di risposo possa continuare la propria mission che è fondamentale, strategica, sul territorio.

I cittadini hanno risposto. Oltre cento i presenti. Tanti gli interventi. Un solo coro: "Il Comune risolva il caso". L’ha detto Mario Rossi, già consigliere comunale. L’ha ribadito, appunto, Cioni sottolineando che non ci sono scuse: "il Comune ha sempre messo in campo risorse quando c’è stato bisogno: lo fece negli anni ’80, lo fece negli anni ’90 con il sindaco Lippi e lo fece negli anni Duemila con Frosini – ha aggiunto -. Oggi con un avanzo di bilancio da tre milioni di euro non ci sono giustificazioni". Tra gli interventi anche Manola Guazzini, da cittadina e da consigliere d’opposizione: "noi abbiamo sempre detto che il Comune deve agire, le opposizioni hanno sempre ribadito disponibilità ad affrontare tutti insieme il caso ed a sostenere con il proprio voto i provvedimenti".

Anche perché siamo davanti ad un rosso da 200mila euro. In sala gli amministratori comunali. Tutti hanno preso la parola. L’assessore Arzilli come il presidente del consiglio comunale Vittorio Gasparri: "l’amministrazione - ha detto – farà la propria parte, e la farà rispettando quando dice la legge". Il sindaco Giglioli ha rassicurato: "Faremo il massimo e salveremo la casa di risposo". Intanto il comitato è nato.