ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Il caso Pnf, dopo l’esposto. Lavalle difende l’acronimo: "Nessun richiamo fascista"

Il candidato di Per non fermarsi replica alle accuse di Anna Piu di Sinistra italiana "La presidente della commissione ci ha accettati senza problemi".

Giuseppe Lavalle, torinese e candidato sindaco della lista elettorale Pnf (Per non fermarsi) a Crespina Lorenzana, risponde alle accuse di apologia di fascismo avanzate da Anna Piu, segretaria provinciale di Sinistra Italiana. "Non prendiamo lezioni – spiega Lavalle, 67 anni, contattato da La Nazione – da chi candida personaggi che vanno in giro a picchiare la gente, come la candidata di Avs, Ilaria Salis. Abbiamo dato mandato al nostro legale di esaminare ogni forma di tutela giuridica". Piu ha presentato mercoledì scorso un esposto alla Procura di Pisa per chiedere l’esclusione della lista dalla competizione elettorale, sostenendo che l’acronimo Pnf richiama esplicitamente il Partito Nazionale Fascista e quindi si tratterebbe di una violazione della legge Scelba. Ma non solo, la segretaria di SI, ha anche chiesto con un esposto in Procura che vengano rimossi il presidente della Commissione elettorale circondariale e di chiunque altro abbia svolto una funzione di controllo delle liste presentate per il comune di Crespina-Lorenzana e l’immediato avvio di indagini penali. Lavalle definisce le accuse come "richiami a fantasmi del passato".

Inoltre, spiega come al momento della presentazione della lista "la presidente della commissione ci ha accettati senza problemi". "Noi siamo tranquilli – aggiunge -, facciamo le cose alla luce del sole. Il nostro programma elettorale non contiene alcun richiamo alla dittatura fascista, ma si focalizza su temi sociali come la sicurezza stradale". Il manifesto di Pnf che ha messo in allarme la consigliera comunale di Crespina Lorenzana, Anna Piu, contiene la dicitura "a cura del Mlf-Psn", il "movimento fascista e libertà" fondato nel 1991 e che nelle pagine social richiama apertamente al fascismo con effigi di Mussolini e citazioni del Duce. "Un movimento legittimo – risponde Lavalle -, che non ha mai avuto problemi legali e che è sempre stato prosciolto dalle accuse di voler ricostituire il partito fascista dalla Cassazione. Stiamo solo facendo perdere tempo prezioso alla giustizia".

Secondo Lavalle, il movimento si ispira a valori tradizionali della famiglia e si oppone ai matrimoni gay, "siamo per una famiglia composta da un uomo e una donna – spiega -, nel nostro programma parliamo di valori, non di dittatura". Sul caso interviene anche il segretario dei Gd di Pisa, Enrico Bruni che definisce l’esposto una scelta coraggiosa: "E’ necessario rilanciare in tutte le nostre città la proposta di un Osservatorio sulle nuove destre, per rafforzare la cultura antifascista".