
L’assessora Nardini: "Queste associazioni sono ossessionate dalla fantomatica teoria gender" .
PONTEDERA"Queste associazioni ossessionate dalla fantomatica teoria gender dovrebbero cambiare nome da Pro Vita a Pro Vita da Incubo, perché così è la vita che loro vorrebbero per i nostri giovani e per le donne". L’assessora regionale Alessandra Nardini (nella foto) interviene sulla polemica scatenata da Donatella Isca, referente regionale dell’associazione Pro Vita e Famiglia sul percorso attivato al liceo Montale di Pontedera (che ieri ha inaugurato una nuova sede) che permette a chi lo frequenta di adottare l’identità alias. E quindi la possibilità di modificare il proprio nome anagrafico con quello che ogni persona può decidere di scegliere, anche alla luce di possibili percorsi di transizione e affermazione di genere. Le affermazioni di Isca, pubblicate ieri su queste pagine hanno scatenato la reazione della consigliere regionale che ora interviene per ribadire la bontà di questa iniziativa della scuola superiore pontederese.
"Un passo avanti importante, una scelta di civiltà, per permettere che chiunque possa vivere più serenamente e con un rischio minore di disagio e di discriminazione la propria esperienza scolastica" è la presa di posizione dell’assessora Nardini. "Puntualmente – ribatte l’assessora Nardini – sono arrivate la condanna e la diffida da parte dei movimenti Pro Vita, ossia quegli integralisti di destra che si associano con l’obiettivo specifico di far sì che l’oppressione omofobica e transfobica nella nostra società non si superi e per limitare i diritti delle persone, in particolare quelli della comunità LGBTQIA+ e delle donne".
E ancora. "Credo, invece – conclude Nardini – che il Liceo Montale vada ringraziato e spero che molte altre scuole toscane ne seguano l’esempio, perché è un preciso dovere delle istituzioni, della scuola e della società tutta, sradicare i retaggi culturali retrogradi che hanno reso e rendono un incubo l’adolescenza dei giovani LGBTQIA+, e che conducono anche ad estreme conseguenze come aggressioni, bullismo e suicidi".