SARAH ESPOSITO
Cronaca

I vini pisani fanno incetta di Doc. Non solo Sangiovese e rosso : "Occasione per allargare i mercati"

Il consorzio pronto ad accogliere i “sigilli” per il riserva, il bianco, il Vermentino e il rosato "Siamo di fronte a una richiesta altalenante e avere più etichette ci permette di rispondere meglio".

I vini pisani fanno incetta di Doc. Non solo Sangiovese e rosso : "Occasione per allargare i mercati"

I vini pisani fanno incetta di Doc. Non solo Sangiovese e rosso : "Occasione per allargare i mercati"

Nuove Doc in vista per Terre di Pisa. È stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale la proposta di modifica del disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta dei vini Terre di Pisa. Dopo il parere favorevole di Regione Toscana e del Comitato nazionale vini Dop e Igp adesso l’attesa è per la scadenza dei trenta giorni dalla pubblicazione per rendere effettivo il cambiamento. Ma in cosa consiste la rivoluzione? Alle tipologie Sangiovese e rosso si affiancano il rosso riserva, il bianco, il Vermentino e il rosato.

"Avere più Doc tra le nostre etichette – commenta Nicola Cantoni Presidente del Consorzio Terre di Pisa – vuol dire avere più visibilità e contribuire alla crescita del Consorzio. Siamo di fronte a un mercato altalenante e avere più etichette sul mercato offre la possibilità di poter rispondere al meglio. Il Consorzio, fortemente voluto dai produttori, nasce per riuscire a comunicare il territorio che si estende all’ombra della Torre di Pisa, dal punto di vista della produzione del vino e turistico. Oltre al Sangiovese in purezza e al rosso avremo un bianco, un rosato e un Vermentino". Risale al 2011 la Denominazione di Origine Controllata D.O.C. Terre di Pisa dalla volontà di valorizzare la produzione vinicola pisana di qualità, spesso già affermata sui mercati internazionali, ma slegata fino a quel momento da una concezione territoriale della promozione verso l’esterno. Nascono così il Terre di Pisa Sangiovese e il Terre di Pisa Rosso. Il Consorzio Vini Terre di Pisa nasce invece a fine 2018 da un gruppo di viticoltori e tra i suoi obiettivi c’è la promozione della Doc ma anche la partecipazione all’attività di vigilanza in fase di commercio.

"Il nostro obiettivo? – continua Cantoni – Arrivare a far capire alle tante piccole aziende di questo territorio i vantaggi che ci sono nel far parte di un consorzio. Vorremmo poter fissare un prezzo all’uva, per tutelare i piccoli produttori, i contadini e di conseguenza avere un territorio sempre più curato caratterizzato da vigneti e filari. Passare dalle 19 aziende attuali a 35 o 40 realtà e contare una produzione di un milione di bottiglie l’anno. Non sono numeri impossibili e il percorso fatto in questi anni va in questa direzione". Il territorio del Consorzio comprende sette comuni della provincia pisana, con una concentrazione nella zona dell’alta valdera.

"Grazie alla partnership con la Camera di Commercio – racconta Cantoni – abbiamo organizzato molte iniziative per far conoscere il consorzio e i nostri prodotti".

"Di recente abbiamo partecipato all’evento di promozione in Danimarca con il progetto Terre di Pisa - A land to taste riscuotendo un bel successo, mentre a maggio abbiamo in programma la visita di una delegazione di alcuni importanti giornalisti delle più famose testate statunitensi. Siamo convinti che ogni territorio debba poter contare sulla propria identità, ed è questo che cerchiamo di fare attraverso la valorizzazione dei prodotti che qui vengono realizzati e delle aziende che li producono", ha concluso il presidente del consorzio Terre ci Pisa.